Cacciamani, chi è il talento del Toro che ha sfidato Barella e conquistato Vanoli

Preso a parametro zero, ha esordito a 17 anni contro l’Inter. A giugno prenderà il diploma, diventerà maggiorenne e avrà un “vero” contratto
Cacciamani, chi è il talento del Toro che ha sfidato Barella e conquistato Vanoli© LAPRESSE

La maturità calcistica è arrivata prima di quella che dovrà sostenere a giugno tra i banchi di scuola. È stata una domenica indimenticabile quella vissuta l’altro ieri da Alessio Cacciamani, lanciato a sorpresa da Paolo Vanoli durante il secondo tempo di Torino-Inter. Una prima volta speciale per l’esterno classe 2007, che ha così coronato il sogno di esordire in Serie A proprio di fronte a uno dei suoi modelli: Federico Dimarco. E il bello deve ancora venire per il laterale marchigiano, che il Toro ha pescato l’estate scorsa a parametro zero dopo il fallimento dell’Ancona. Un’intuizione targata Ruggero Ludergnani che ha intravisto in tempi non sospetti le potenzialità del mancino jesino e se l’è accaparrato, bruciando la concorrenza di club importanti come Bologna e Inter. E il debutto in A è avvenuto proprio di fronte ai nerazzurri, con la soddisfazione per Alessio di essere riuscito a lasciare subito il segno contro una squadra fresca di qualificazione alla finale di Champions. Andando via in dribbling pure a un campione del calibro di Barella.

Cacciamani, il talento sotto l'ala di Vanoli

Sui social sono piovuti complimenti per Cacciamani. Apprezzamenti che a tanti ragazzi potrebbero far girare la testa. Non ad Alessio che l’indomani è tornato in convitto, dove vive con le altre giovani promesse granata, e si è rimesso subito sui libri. Tra un mesetto, infatti, c’è il diploma da geometra da prendere. Un altro obiettivo che Cacciamani conta di centrare. Magari pure con buoni voti, come accaduto nelle pagelle ricevute dopo la prima nei professionisti. Intanto si gode la fiducia ricevuta da Vanoli, che da alcune settimane l’ha voluto in prima squadra. L’allenatore ha preso Alessio sotto la sua ala protettiva, riempiendolo di indicazioni durante ogni allenamento.  Cacciamani in campo e negli spogliatoi ha legato immediatamente con Vlasic ed Elmas, con i quali il feeling tecnico è sbocciato rapidamente fin dalle prime partitelle d’allenamento insieme.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Torino

Cacciamani: fino a quando rinnova

Fuori dal campo ci pensano poi due senatori come Masina e Linetty a supportarlo nel percorso di crescita. Una strada che appare luminosa e va percorsa nel migliore dei modi. Con la testa sulle spalle. La stessa che Alessio ha finora sempre dimostrato di avere e che il Toro intende premiare in estate. Nel momento in cui compirà 18 anni (29 giugno), a Cacciamani verrà rinnovato il contratto fino al 2029. Il giusto premio per un ragazzo che ha dimostrato di avere le potenzialità per sfondare. Senza strafare, un passo alla volta. Merito dell’educazione ricevuta dai suoi genitori, che a luglio scoppiarono in lacrime (di gioia) alla firma di Alessio col Toro.

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Cacciamani: i numeri

Primo contratto da professionista al minimo federale (1.200 euro al mese), perché i soldi non sono la priorità. E chissà se il papà, che di professione fa il cuoco, in futuro non progetterà un piatto in onore del figlio. Il Torino porterà Cacciamani a luglio in ritiro con la prima squadra, con l’obiettivo di tenerlo agli ordini di Vanoli pure il prossimo anno. Alessio era arrivato a Torino per disputare tutta la stagione nell’Under 18 granata, ma poi ha cominciato a fare così bene (12 gol e 3 assist in 17 presenze) da meritarsi la promozione e un impiego stabile con la Primavera (18 gettoni in campionato con una rete e, anche qui, 3 assist). Manco a dirlo, pure la sua prima partita in Primavera fu contro l’Inter, a dicembre.  

 

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La maturità calcistica è arrivata prima di quella che dovrà sostenere a giugno tra i banchi di scuola. È stata una domenica indimenticabile quella vissuta l’altro ieri da Alessio Cacciamani, lanciato a sorpresa da Paolo Vanoli durante il secondo tempo di Torino-Inter. Una prima volta speciale per l’esterno classe 2007, che ha così coronato il sogno di esordire in Serie A proprio di fronte a uno dei suoi modelli: Federico Dimarco. E il bello deve ancora venire per il laterale marchigiano, che il Toro ha pescato l’estate scorsa a parametro zero dopo il fallimento dell’Ancona. Un’intuizione targata Ruggero Ludergnani che ha intravisto in tempi non sospetti le potenzialità del mancino jesino e se l’è accaparrato, bruciando la concorrenza di club importanti come Bologna e Inter. E il debutto in A è avvenuto proprio di fronte ai nerazzurri, con la soddisfazione per Alessio di essere riuscito a lasciare subito il segno contro una squadra fresca di qualificazione alla finale di Champions. Andando via in dribbling pure a un campione del calibro di Barella.

Cacciamani, il talento sotto l'ala di Vanoli

Sui social sono piovuti complimenti per Cacciamani. Apprezzamenti che a tanti ragazzi potrebbero far girare la testa. Non ad Alessio che l’indomani è tornato in convitto, dove vive con le altre giovani promesse granata, e si è rimesso subito sui libri. Tra un mesetto, infatti, c’è il diploma da geometra da prendere. Un altro obiettivo che Cacciamani conta di centrare. Magari pure con buoni voti, come accaduto nelle pagelle ricevute dopo la prima nei professionisti. Intanto si gode la fiducia ricevuta da Vanoli, che da alcune settimane l’ha voluto in prima squadra. L’allenatore ha preso Alessio sotto la sua ala protettiva, riempiendolo di indicazioni durante ogni allenamento.  Cacciamani in campo e negli spogliatoi ha legato immediatamente con Vlasic ed Elmas, con i quali il feeling tecnico è sbocciato rapidamente fin dalle prime partitelle d’allenamento insieme.

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