© LAPRESSELa maturità calcistica è arrivata prima di quella che dovrà sostenere a giugno tra i banchi di scuola. È stata una domenica indimenticabile quella vissuta l’altro ieri da Alessio Cacciamani, lanciato a sorpresa da Paolo Vanoli durante il secondo tempo di Torino-Inter. Una prima volta speciale per l’esterno classe 2007, che ha così coronato il sogno di esordire in Serie A proprio di fronte a uno dei suoi modelli: Federico Dimarco. E il bello deve ancora venire per il laterale marchigiano, che il Toro ha pescato l’estate scorsa a parametro zero dopo il fallimento dell’Ancona. Un’intuizione targata Ruggero Ludergnani che ha intravisto in tempi non sospetti le potenzialità del mancino jesino e se l’è accaparrato, bruciando la concorrenza di club importanti come Bologna e Inter. E il debutto in A è avvenuto proprio di fronte ai nerazzurri, con la soddisfazione per Alessio di essere riuscito a lasciare subito il segno contro una squadra fresca di qualificazione alla finale di Champions. Andando via in dribbling pure a un campione del calibro di Barella.
Cacciamani, il talento sotto l'ala di Vanoli
Sui social sono piovuti complimenti per Cacciamani. Apprezzamenti che a tanti ragazzi potrebbero far girare la testa. Non ad Alessio che l’indomani è tornato in convitto, dove vive con le altre giovani promesse granata, e si è rimesso subito sui libri. Tra un mesetto, infatti, c’è il diploma da geometra da prendere. Un altro obiettivo che Cacciamani conta di centrare. Magari pure con buoni voti, come accaduto nelle pagelle ricevute dopo la prima nei professionisti. Intanto si gode la fiducia ricevuta da Vanoli, che da alcune settimane l’ha voluto in prima squadra. L’allenatore ha preso Alessio sotto la sua ala protettiva, riempiendolo di indicazioni durante ogni allenamento. Cacciamani in campo e negli spogliatoi ha legato immediatamente con Vlasic ed Elmas, con i quali il feeling tecnico è sbocciato rapidamente fin dalle prime partitelle d’allenamento insieme.
