Baroni: "Il Torino deve crescere senza fretta. Israel non è Milinkovic. E Bremer il primo anno..."

Il tecnico granata ha analizzato i nuovi innesti, spiegando che la sua squadra deve crescere nell'approccio alla gara

Il campionato del Torino è partito in salita con il 5-0 di San Siro contro l'Inter che ha allarmato l'ambiente e fatto perdere qualche certezze al gruppo guidato da Marco Baroni. Il tecnico toscano, dopo una stagione in chiaroscuro con la Lazio, arrivata prima nel maxi girone di Europa League ma estromessa dall'europa a causa del settimo posto in campionato, ha deciso di accettare in estate la proposta del presidente Cairo che ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione granata sul mercato. Lo 0-0 contro la Fiorentina ha mostrato dei miglioramenti sul piano difensivo per una rosa del tutto rinnovata, soprattutto in mezzo al campo e in attacco con gli innesti di Ngonge e Simeone.

Baroni e un centrocampo rinnovato

Marco Baroni a Sky Sport ha parlato facendo il punto della situazione circa un avvio di stagione che certamente poteva essere migliore. La speranza è che questa pausa per le nazionali possa dare la possibilità al gruppo di amalgamarsi e lavorare dal punto di vista tattico: "Dobbiamo lavorare prima di tutto sull'atteggiamento che in Serie A non si può assolutamente fallire. Quando di fronte hai una squadra come l'Inter non puoi permetterti di scendere in campo senza ferocia, si fanno figuracce". Il centrocampo granata è stato rinnovato dal mercato, tant'è che allo stato attuale c'è abbondanza: "Casadei è uno che sa e deve inserirsi, queste sono le sue caratteristiche e vanno esaltate. Ilic invece è uno di qualità, così come Anjorin che deve stare bene e crescere. Abbiamo una mediana con varie soluzioni, Gineitis è uno di mobilità, che si adatta sia a giocare in ampiezza che in profondità. Infine è arrivato Asslani che deve dettare i tempi e aspettiamo Ilkhan che è al rientro da un infortunio ed ha delle somiglianze con l'albanese".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Torino

Nuovo portiere e nuovo attacco

In estate l'addio di Milinkovic Savic, passato al Napoli, ha privato il Torino di una sua colonna storica dopo cinque stagioni: "Ogni calciatore intraprende un suo percorso e per quanto riguarda Vanja dico che va ringraziato per tutto quello che ha fatto con noi dimostrando attaccamento alla maglia. Ismael ha caratteristiche diverse ma ci fidiamo delle sue qualità, bisogna avere pazienza. Ricordo che qui ha giocato Bremer, uno che il primo anno è sceso in campo solo a fine campionato. In attacco invece ci saranno varie soluzioni, abbiamo inserito uno come Ngonge che in campo porterà imprevedibilità e fantasia, l'esperienza di Napoli lo ha fatto crescere essendo stato in uno spogliatoio vincente. Inoltre lavoreremo sulla possibilità di far coesistere Zapata con Simeone, a mio avviso possono giocare insieme ma il nostro capitano dovrà recuperare al 100%". 

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Il campionato del Torino è partito in salita con il 5-0 di San Siro contro l'Inter che ha allarmato l'ambiente e fatto perdere qualche certezze al gruppo guidato da Marco Baroni. Il tecnico toscano, dopo una stagione in chiaroscuro con la Lazio, arrivata prima nel maxi girone di Europa League ma estromessa dall'europa a causa del settimo posto in campionato, ha deciso di accettare in estate la proposta del presidente Cairo che ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione granata sul mercato. Lo 0-0 contro la Fiorentina ha mostrato dei miglioramenti sul piano difensivo per una rosa del tutto rinnovata, soprattutto in mezzo al campo e in attacco con gli innesti di Ngonge e Simeone.

Baroni e un centrocampo rinnovato

Marco Baroni a Sky Sport ha parlato facendo il punto della situazione circa un avvio di stagione che certamente poteva essere migliore. La speranza è che questa pausa per le nazionali possa dare la possibilità al gruppo di amalgamarsi e lavorare dal punto di vista tattico: "Dobbiamo lavorare prima di tutto sull'atteggiamento che in Serie A non si può assolutamente fallire. Quando di fronte hai una squadra come l'Inter non puoi permetterti di scendere in campo senza ferocia, si fanno figuracce". Il centrocampo granata è stato rinnovato dal mercato, tant'è che allo stato attuale c'è abbondanza: "Casadei è uno che sa e deve inserirsi, queste sono le sue caratteristiche e vanno esaltate. Ilic invece è uno di qualità, così come Anjorin che deve stare bene e crescere. Abbiamo una mediana con varie soluzioni, Gineitis è uno di mobilità, che si adatta sia a giocare in ampiezza che in profondità. Infine è arrivato Asslani che deve dettare i tempi e aspettiamo Ilkhan che è al rientro da un infortunio ed ha delle somiglianze con l'albanese".

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