TORINO - Dal riposo nei mari caraibici, l’Italia è un puntino distante e proprio i chilometri che separano Fausto Rossi, in vacanza a Cuba, ma in procinto di trasferirsi a Santo Domingo, dalla patria rendono ovattate le notizie che arrivano da oltre oceano. Al telefono la voce è squillante, nonostante laggiù siano appena le otto del mattino. «Ero già sveglio, nessun problema. Mi sto riposando, un po’ di relax ci vuole, si è chiusa una stagione impegnativa ma sono soddisfatto del mio anno in Liga». Come dargli torto, in prestito al Villadolid, si è conquistato la maglia da titolare ed è riuscito addirittura a “matare” il Barcellona, battendolo con un suo gol. Adesso però si volta pagina, tornerà alla base juventina in attesa di trovare la prossima destinazione, come è accaduto negli ultimi anni. Vicenza, Brescia e poi la Spagna, escluso dal progetto di Antonio Conte, è diventato un globe trotter del pallone, con una caratteristica, però: dovunque va, il rendimento è buono. Finito nel mirino di parecchie squadre, Rossi non si sbilancia. «Da qui non so a, ci pensa il mio procuratore ad aggiornarmi quando c’è qualcosa di concreto. So che sta parlando con diversi club».
Casa Rossi divisa
Uno di questi è il Torino che, per uno cresciuto nella Juventus, significa inevitabilmente derby. «Farei la felicità di mio papà Franco: lui è un tifoso granata, come tutta la famiglia paterna. Si avvererebbe un sogno se, a 66 anni, mi vedesse con la maglia granata addosso». E la voce tradisce una certa commozione. «Mamma Mirella non è juventina, lei tifa soltanto per me, è la sua famiglia a essere bianconera». Insomma, si prospetta un bel derby in casa Rossi se Fausto dovesse essere il rinforzo a centrocampo del Torino, una specie di tuttofare perché può giocare sia davanti alla difesa, abile in fase di copertura, sia nel ruolo di regista, con buoni piedi e una buona visione di gioco per avviare l’azione. «So che anche il club granata mi ha cercato, sarei contento di tornare a Torino».
Il suo sarebbe, infatti, un ritorno a casa perché Rossi è nato a Torino, ha vissuto con i genitori a Savonera, nell’hinterland del capoluogo piemontese, e adesso vive con la fidanzata Federica, che fa la cantante di professione, con il nome d’arte Cloe Singer, ma studia anche ingegneria, proprio in pieno centro a Torino: dopo tanto girovagare non gli dispiacerebbe tornare alle origini, seppur sull’altra sponda del Po.
La concorrenza
Il Torino deve però superare una folta concorrenza perché in molti hanno messo gli occhi addosso al ragazzo che si è contraddistinto nella sua stagione spagnola. L’Udinese, in primis, ma pure l’Atalanta e il Sassuolo, soltanto per restare in serie A. «Però anche dalla Spagna sono arrivate richieste di informazioni - ammette il centrocampista -. Una su tutti? Quella del Villarreal».
Ed è proprio il club spagnolo l’avversario più pericoloso per il Torino perché, come il club granata, disputa l’Europa League entrando però dai playoff di fine agosto e può avere un certo appeal agli occhi di Rossi. «L’obiettivo che mi sono posto quest’anno - spiega il giocatore, - è quello di proseguire un percorso di crescita. Quindi mi piacerebbe disputare le Coppe. In Italia o in Spagna, ancora non lo so, però vorrei compiere un salto in avanti per migliorare la mia carriera».
Casa Rossi divisa
Uno di questi è il Torino che, per uno cresciuto nella Juventus, significa inevitabilmente derby. «Farei la felicità di mio papà Franco: lui è un tifoso granata, come tutta la famiglia paterna. Si avvererebbe un sogno se, a 66 anni, mi vedesse con la maglia granata addosso». E la voce tradisce una certa commozione. «Mamma Mirella non è juventina, lei tifa soltanto per me, è la sua famiglia a essere bianconera». Insomma, si prospetta un bel derby in casa Rossi se Fausto dovesse essere il rinforzo a centrocampo del Torino, una specie di tuttofare perché può giocare sia davanti alla difesa, abile in fase di copertura, sia nel ruolo di regista, con buoni piedi e una buona visione di gioco per avviare l’azione. «So che anche il club granata mi ha cercato, sarei contento di tornare a Torino».
Il suo sarebbe, infatti, un ritorno a casa perché Rossi è nato a Torino, ha vissuto con i genitori a Savonera, nell’hinterland del capoluogo piemontese, e adesso vive con la fidanzata Federica, che fa la cantante di professione, con il nome d’arte Cloe Singer, ma studia anche ingegneria, proprio in pieno centro a Torino: dopo tanto girovagare non gli dispiacerebbe tornare alle origini, seppur sull’altra sponda del Po.
La concorrenza
Il Torino deve però superare una folta concorrenza perché in molti hanno messo gli occhi addosso al ragazzo che si è contraddistinto nella sua stagione spagnola. L’Udinese, in primis, ma pure l’Atalanta e il Sassuolo, soltanto per restare in serie A. «Però anche dalla Spagna sono arrivate richieste di informazioni - ammette il centrocampista -. Una su tutti? Quella del Villarreal».
Ed è proprio il club spagnolo l’avversario più pericoloso per il Torino perché, come il club granata, disputa l’Europa League entrando però dai playoff di fine agosto e può avere un certo appeal agli occhi di Rossi. «L’obiettivo che mi sono posto quest’anno - spiega il giocatore, - è quello di proseguire un percorso di crescita. Quindi mi piacerebbe disputare le Coppe. In Italia o in Spagna, ancora non lo so, però vorrei compiere un salto in avanti per migliorare la mia carriera».
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