TORINO - Questo Torino che gonfia il petto, tornando a respirare il profumo d’Europa, è pronto anche per irrobustire le proprie spalle. Il presidente Urbano Cairo si è misurato con questa prima stagione in cui ha dovuto far fronte pure ai nuovi impegni di La7 e ha puntellato nel segno della continuità le prossime due stagioni granata: ha prolungato il contratto con l’allenatore Giampiero Ventura e il direttore sportivo Gianluca Petrachi. E ora sta pensando in maniera seria e concreta di introdurre nel Torino un dirigente in più, in grado di affrontare in prima persona tutta una serie di problematiche da presentare sul suo tavolo solo con a fianco le relative soluzioni... [...]
IL PRESCELTO - E veniamo al nocciolo della notizia. Perché Cairo non soltanto ha praticamente deciso di compiere questo passo importante per la crescita della società, ma di fatto ha anche individuato la persona. E si tratta di un ritorno visto che la scelta è destinata a cadere su Stefano Antonelli, attuale responsabile dell’area tecnica del Siena e già suo braccio destro proprio nel Torino tra il 2007 e il 2008 con il ruolo di amministratore delegato della società granata. Tra loro i rapporti sono sempre rimasti più che buoni come dimostra il fatto che la coppia è destinata a ricompattarsi sotto una luce nuova. Perché se da una parte Antonelli ha acquisito nuovi punti grazie soprattutto alle collaborazioni con Udinese e Siena, dall’altra lo stesso presidente ha modificato il suo modo di intendere il ruolo di patron di una società di calcio, puntando molto di più sulla pianificazione e sulla continuità nelle figure strategiche del club.
PESO MAGGIORE - E per il Toro che potrebbe trovarsi proiettato nell’Europa League già nella prossima stagione, poter contare anche sul know how di Antonelli sarebbe sicuramente un valore aggiunto. Perché non è un mistero il fatto che l’attuale manager senese abbia saputo muoversi in questi anni sul mercato in maniera profittevole per le società con cui ha lavorato: l’ultima plusvalenza è stata il difensore Neto, preso a pochissimo e rivenduto dopo una stagione allo Zenit San Pietroburgo per la cifra di 6 milioni di euro finiti nelle casse senesi. Dunque la sua collaborazione con Petrachi, che in questa ultima stagione ha firmato insieme a Ventura alcune intuizioni doc, quelle di Immobile e Maksimovic, per non parlare di Padelli preso a parametro zero, possono far sognare i tifosi granata. I quali domenica faranno sentire in massa alla squadra la propria voce contro l’Udinese, nella sfida dell’Olimpico che potrebbe spingere la squadra di Ventura ancora più in alto nella volata per l’Europa League.
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IL PRESCELTO - E veniamo al nocciolo della notizia. Perché Cairo non soltanto ha praticamente deciso di compiere questo passo importante per la crescita della società, ma di fatto ha anche individuato la persona. E si tratta di un ritorno visto che la scelta è destinata a cadere su Stefano Antonelli, attuale responsabile dell’area tecnica del Siena e già suo braccio destro proprio nel Torino tra il 2007 e il 2008 con il ruolo di amministratore delegato della società granata. Tra loro i rapporti sono sempre rimasti più che buoni come dimostra il fatto che la coppia è destinata a ricompattarsi sotto una luce nuova. Perché se da una parte Antonelli ha acquisito nuovi punti grazie soprattutto alle collaborazioni con Udinese e Siena, dall’altra lo stesso presidente ha modificato il suo modo di intendere il ruolo di patron di una società di calcio, puntando molto di più sulla pianificazione e sulla continuità nelle figure strategiche del club.
PESO MAGGIORE - E per il Toro che potrebbe trovarsi proiettato nell’Europa League già nella prossima stagione, poter contare anche sul know how di Antonelli sarebbe sicuramente un valore aggiunto. Perché non è un mistero il fatto che l’attuale manager senese abbia saputo muoversi in questi anni sul mercato in maniera profittevole per le società con cui ha lavorato: l’ultima plusvalenza è stata il difensore Neto, preso a pochissimo e rivenduto dopo una stagione allo Zenit San Pietroburgo per la cifra di 6 milioni di euro finiti nelle casse senesi. Dunque la sua collaborazione con Petrachi, che in questa ultima stagione ha firmato insieme a Ventura alcune intuizioni doc, quelle di Immobile e Maksimovic, per non parlare di Padelli preso a parametro zero, possono far sognare i tifosi granata. I quali domenica faranno sentire in massa alla squadra la propria voce contro l’Udinese, nella sfida dell’Olimpico che potrebbe spingere la squadra di Ventura ancora più in alto nella volata per l’Europa League.
MARCO BO
STEFANO LANZO
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