Ventura avvisa il Toro, un futuro certo oppure…

L’allenatore vuole continuare nel Toro ma dipenderà soprattutto dal mercato in entrata
Ventura avvisa il Toro, un futuro certo oppure…© LaPresse

TORINO - Sussurri e grida attorno a Giampiero Ventura, l’allenatore che in quattro anni ha rivitalizzato un Torino finito in B tra il completo disamore dei tifosi. Dalle macerie di gestione tecniche precedenti, lo stratega genovese con il lavoro quotidiano e lungimiranza, è riuscito prima a conquistare la serie A, poi a consolidare il gruppo granata nel calcio che conta, successivamente conquistando un’Europa attesa da vent’anni e quest’anno nobilitando la competizione continentale con l’incredibile impresa di Bilbao. Senza dimenticare poi il trionfo nel derby pure quest’evento atteso dalle gente granata da un ventennio. Normale che la sua “progressione” in granata sia stesa seguita anche dall’esterno con vivo interesse e c’è chi vorrebbe affidare a lui un’eventuale “ripartenza”. E allora, da qualche settimana, radio mercato segnala forti movimenti d’interesse su Ventura che però sembrano non scuotere più di tanto la società granata che vanta un contratto con il tecnico valido fino al giugno 2016. Ma come si sa, nel calcio, gli accordi pluriennali vengono onorati appieno soltanto se c’è da ambo le parti la volontà di rispettarli, in caso contrario, penale o non penale, saltano.

LA POSIZIONE - «Giovedì incontrerò il presidente Urbano Cairo e insieme vedremo il da farsi»: ha puntualizzato lo stesso Ventura al termine della sfida interna contro il Cesena. Precisando poi che «ho un contratto insieme e con il patron faremo il punto della situazione. La cosa bizzarra è che si continua a parlare del mio rinnovo anche se io non ho mai chiesto di rivede l’accordo. Semmai insieme cercheremo di capire chi dei nostri attuali giocatori partirà e chi invece resterà». Come a voler sottolineare il suo operato nel Torino, il tecnico ha voluto anche sottolineare che: «Credo che insieme tutti noi abbiamo creato qualcosa di irripetibile, sarà molto difficile centrare tutti questi risultati. Per fare sempre meglio, infatti, ci vogliono i giocatori. Io garantisco a nome di Cairo che lo scorso anno lui non voleva vendere Cerci e Immobile. Anche oggi, dipendesse da lui, terrebbe tutti ma il mercato non dipende solo dalla volontà di un singolo. E’ chiaro, per esempio, che se arriva il Barcellona e vuole prendersi Matteo Darmian diventa molto difficile riuscire a fermarlo».

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