© www.imagephotoagency.itTORINO - Emergono nuovi dettagli su quella che è ormai definibile come una trattativa ampiamente avviata, ovvero quella tra il Torino e l’Empoli per Mirko Valdifiori. Non è una strada in discesa per i granata: altre società sono sulle tracce del centrocampista che ha convinto il ct Conte in una stagione di serie A da protagonista. Anche il Torino è rimasto stregato e sta lavorando per anticipare la concorrenza, partendo innanzitutto da un aspetto fondamentale: convincere il giocatore a scegliere il progetto di Cairo. C’è stato nelle scorse ore un incontro tra la società granata e il manager del regista empolese per definire la questione contrattuale o quantomeno per portare avanti il discorso, in attesa di trovare l’intesa definitiva. Si lavora per un accordo quadriennale: il modo per ottenere l’ok di Valdifiori è lavorare su cifre da top player granata. Non è un mistero che il tetto salariale di Cairo si aggiri attorno agli 800 mila euro netti a stagione, a parte qualche eccezione (come Fabio Quagliarella): il regista può comprensibilmente puntare a cifre da big del Toro, anche perché gli altri club che lo seguono gli garantirebbero uno stipendio di tale livello. Al di là dei numeri, ciò che conta è il movimento granata attorno al centrocampista: si tratta di una mossa concreta e precisa, nell’ottica di battere sul tempo la concorrenza di Milan e Napoli. Proprio quest’ultima società segue da tempo Valdifiori per consegnargli le chiavi del centrocampo azzurro. Certamente dipenderà anche dalla situazione di Maurizio Sarri, il tecnico che nell’Empoli ha consacrato Valdifiori al top tra i centrocampisti italiani: è normale che il giocatore possa abbracciare con ancora più entusiasmo lo stesso progetto tecnico dell’allenatore che lo ha lanciato, perché significherebbe avere determinate garanzie e poter proseguire in un rapporto già avviato e proficuo. Tant’è, indipendentemente da certi incastri il Torino va avanti per la propria strada, dato che Valdifiori è un obiettivo a prescindere e il tassametro del mercato non si ferma.
Baretti-Lanzo