Darmian, addio al Toro vicino? Summit con Cairo

L’agente dell'esterno vede il presidente granata. La Roma, che vuole pure Bruno Peres, spera di mettere a segno un doppio colpo. Incontro tra il patron granata e Sabatini

TORINO - Avanti tutta, tra tormentoni e nuove suggestioni e la necessità di rinforzare un organico ancora incompleto e che potrebbe perdere qualche big qualora dovesse arrivare l’offerta giusta, tale da appagare gli appetiti del presidente Urbano Cairo. Così è per il Toro per il quale l’8 luglio suonerà l’adunata generale in vista della partenza, quattro giorni dopo, per il ritiro precampionato a Bormio. Vero è che il patron granata aveva fissato nel 30 giugno il termine ultimo per eventuali cessioni dei propri big ma, ovviamente, si è trattato più di una manifestazione d’intenti che di una reale necessità. E quindi ogni giorno può essere buono per la definizione di una vendita pesante. Tutto questo lo sa bene anche Giampiero Ventura che vorrebbe avere a disposizione un organico largamente definitivo per il ritiro estivo ma che sarebbe disposto ad accettare alcuni sacrifici purché non negli ultimi giorni di mercato, ad agosto, quando il campionato sarà già iniziato e il tempo per modificare gli assetti sarà ridotto praticamente al minimo.

IL TORMENTONE - Parte o non parte, ci siamo o non ci siamo proprio, fatto sta che il destino di Matteo Darmian resta un’incognita. Anche se pare che ieri il presidente Urbano Cairo abbia dato mandato al procuratore del giocatore di trovare una collocazione, preferibilmente all’estero, al proprio assistito naturalmente al prezzo fissato dal Torino. Impresa non semplice ma che comunque verrà tentata. Dovesse andare male questo tentativo si tornerano a esaminare le piste italiane. E le pretendenti nostrane per Darmian non mancano certo. L’ultima in ordine a entrare in scena è stata la Roma che con il club granata ha in essere un discorso legato al brasiliano Bruno Peres. E il Napoli, ormai da settimane, formula e riformula proposte a Torino con la speranza di trovare quella giusta e portarsi a casa Darmian e chiedendo anche il cartellino di Nikola Maksimovic. L’ultima proposta fatta dai partenopei concerne il prestito del centrocampista Jorginho appena riscattato dal Verona più 14 milioni di euro riguarda il solo Darmian e “stralcia” la posizione di Maksimovic rimandandolo a un eventuale e successivo affare. In sostanza rispetto alle precedenti offerte non c’è più Duvan Zapata ed è stata aumentata di un bel un po’ la contropartita in cash. Ma anche in questo caso pare che la reazione del Torino sia stata piuttosto tiepida.

NUOVO INGRESSO - Ma adesso sulla scena si presenta un altro attore “potente”, la Roma. Che addirittura prova un doppio colpo: il sospirato Bruno Peres più Darmian. Ieri a Milano c’è stato un incontro interlocutorio tra il presidente Urbano Cairo e il ds giallorosso Walter Sabatini. La Roma vorrebbe ripetere lo schema della trattativa studiato e realizzato già con Cagliari (Nainggolan e Ibarbo) e Genoa (Bertolacci e Iago Falque). Il Toro per cedere i suoi due gioielli parte da una richiesta di 33-34 milioni valutando il primo 13-14 e il secondo 20. Una cifra di difficile sostenimento anche per la Roma che tuttavia ha la necessità di risolvere i problemi sulle fasce, Maicon e Cole hanno spesso problemi fisici e Holebas è appena approdato al Watford. Pagarne uno e impegnarsi a pagare l’altro il prossimo anno con la formula del prestito con diritto di riscatto può essere un’idea. In sostanza: per Bruno Peres pronti 10-11 milioni cash (13-14 vengono ritenuti eccessivi), per Darmian investimento attorno ai 15-16 milioni (non venti) pagabili il giugno prossimo magari con i proventi della Champions League. L’impressione è però che su questa base è molto difficile che il Torino accontenti la Roma. Magari si potrà trovare l’accordo per Bruno Peres ma per Darmian i granata vogliono soldi, e tanti, subito. Di qui la via preferita che porterebbe all’estero.

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