Calciomercato, il Torino rivuole pure El Kaddouri

Il Toro lo ha chiesto al Napoli: prestito con diritto di riscatto. Di mezzo le trattative per il rinnovo. E il caso Maksimovic
Calciomercato, il Torino rivuole pure El Kaddouri© LaPresse

TORINO - Ventura ha chiesto espressamente il suo ritorno. Dopo Ciro Immobile, nel mirino c’è Omar El Kaddouri. Due dei tre punti di forza dell’attacco di un Toro che salì così in alto da meritare la qualificazione in Europa League, un anno e mezzo fa, sono già idealmente riuniti nella mente del tecnico granata. Il terzo, Cerci, è decisamente più lontano: frenato non dall’allenatore, con cui continua ad avere un ottimo rapporto, ma da motivi economici, ambientali e... presidenziali. Di sicuro Ventura ha le idee chiare, su Immobile: è un ottimo rinforzo per l’attacco, e ci mancherebbe, ma per eccellere ha anche bisogno di avere vicino giocatori veloci, rapidi con i piedi e con la testa, di buona tecnica, capaci di spaccare le difese altrui con i loro lanci, i loro dribbling, i loro movimenti, le loro finte, i loro inserimenti. Nella stagione d’oro di Immobile, l’eclettico belga-marocchino firmò 5 reti in 29 partite in A, e anche 8 assist. La discontinuità lo frenò in parte, ma non la versatilità tattica. Può giostrare sulla fascia destra, largo, o anche in un tridente offensivo, più tendente al centro. Così come nel suo Dna vi è pure la giravolta sulla trequarti, l’input da fantasista. Insomma, può esibirsi in moduli differenti, in ruoli simili ma non identici, dietro a una o a due punte. Partecipa di più alla doppia fase, rispetto a qualche anno fa. E’ cresciuto tatticamente, è maturato, difatti gode anche della stima di Sarri. Stima sì, ma sempre dietro a Callejon, di cui è nei fatti la riserva per eccellenza, in campionato. Basti dire che il marocchino ha raccolto 9 gettoni in questa A, ma sempre entrando in campo da panchinaro. Inoltre ha il contratto in scadenza già nel 2017. Potevano non pensarci Cairo e Ventura? No, non potevano non pensarci. Anche perché in estate hanno valutato a lungo di compiere il grande passo, e riscattarlo. Ma il giocatore, dopo due stagioni in granata, sull’onda di legittime ambizioni e in assenza di altre garanzie, nel giugno scorso mandò messaggi molto chiari, con destinazione Napoli. Nella testa, la possibilità e la consapevolezza di poter compiere un salto di qualità nelle aspirazioni sportive. E’ storia nota. E così il Torino tirò i remi in barca, non affrontò più il tema del riscatto, lo lasciò libero di tornare alla corte di De Laurentiis.

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