© Getty ImagesTORINO - Era il giugno del 2020: un anno fa esatto. Il Toro di Longo doveva ancora salvarsi: ci sarebbe riuscito solo a fine luglio. Vagnati si concesse a Sky. Cogliamo fior da fiore da quella lunga intervista: "Cairo ha a cuore le sorti del Torino, è un grande programmatore". Un grande programmatore? Forse di computer? Subito il pallottoliere, please: 15 allenatori e 9 ds in 16 anni con allegate 3 stagioni in B tutte sue, oltre a quella ereditata dal fallimento di Cimminelli. E tutti gli dei incoronati del calcio han levato 2 retrocessioni nelle ultime stagioni. "Il presidente è una persona molto importante anche a livello imprenditoriale e non solo italiano, ma pure a livello internazionale. Faccio parte di una grande società. Abbiamo grandi margini di crescita e una buona squadra, pronti a fare bene". Così cresciuti, i margini, che un anno dopo i granata sono finiti ancor più giù sino al 17° posto. Il crescendo rossiniano, ora: "Saremo pronti e preparati, veloci sul mercato. Abbiamo le idee chiare sugli acquisti e il patrimonio da ricercare per farlo migliorare nel Torino".
Prospettiva Ivan
Sarebbero poi arrivati Linetty, Murru, Bonazzoli, Gojak e Vojvoda. Salviamo a malapena, cioè a fatica, soltanto l’ultimo dei 5 quanto a rendimento. E l’ipse dixit di Cairo? Agosto 2020, basta una dichiarazione: "Faremo tutto il possibile per mettere Giampaolo nelle condizioni di operare al meglio". Capite bene che ci stiamo già preoccupando per le coronarie di Ivan Grozni, come lo chiamano in Croazia. Speriamo che Ivan il Terribile si occupasse d’altro, un anno fa: altro che udire le frasi dei suoi attuali compagni di viaggio nel favoloso mondo del Torino Fc. Vorremmo poter aiutarlo anche per il bene di un nuovo Toro tutto suo, lo merita. Per questo gli ripetiamo: antenne sempre dritte e occhio alla penna, Ivan.
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