Italiano, assalto Toro: Vagnati in pressing ma lui aspetta Napoli o Bologna

Le mosse per il dopo Juric. Anche Palladino nicchia e così decolla Vanoli
Italiano, assalto Toro: Vagnati in pressing ma lui aspetta Napoli o Bologna© LAPRESSE

Brivido Italiano: sembra il titolo di una canzone. In ogni caso, lo spartito scritto a oggi dall’allenatore della Fiorentina recita: più no che sì, quantomeno per adesso. Diciamo ni. Disponibilità data ai vertici granata, anche con bello spirito costruttivo. Ma posizione necessariamente ancora attendista, dal suo punto di vista. I motivi, più avanti. Grossomodo, anche Palladino sta rapportandosi in maniera non troppo dissimile di fronte al corteggiamento di Vagnati, visto che pure il tecnico del Monza continua a prendere tempo. Gilardino, intanto, ha annunciato di essere pronto a firmare il prolungamento di contratto con il Genoa: e lo ha anche detto con parole calde. In questo scenario sta di nuovo decollando Vanoli, avviato in corsia di sorpasso: sarebbe anche pronto a trovare un’intesa col Torino, lui.

Priorità Italiano: il ds Vagnati al lavoro

Vagnati, inevitabilmente, deve continuare a tenere il piede in più scarpe. Sono le regole del mercato, queste, che valgono pure per gli stessi allenatori e a maggior ragione per i rispettivi agenti. Ma veniamo ai dettagli, adesso.
Vagnati ha incontrato Italiano nei giorni scorsi, sull’onda della semina disposta nelle settimane precedenti. Un vertice organizzato con molti ingredienti già concordati e disposti a priori sul tavolo. Coerentemente con quanto si sta scrivendo qui da due mesi abbondanti, il tecnico viola viene visto dai vertici del Torino come una prima scelta. Vagnati non vuole rischiare di dover coltivare qualche rimpianto, a posteriori. Sa benissimo che è difficile e complicato arrivare a strappare il sì di Italiano. Ma non per questo si è arreso, anzi. Il tecnico, dal canto suo, si è detto onorato per il corteggiamento e l’opportunità palesati dal Torino. Il dt granata si muove d’intesa con Cairo, per stringere il cerchio degli obiettivi realistici, sino a poter annunciare al gran capo la soluzione maggiormente... papabile, non solo gradita: poi al presidente spetterà l’ultima parola (ovviamente: avverbio moltiplicato al cubo, per decisioni così delicati e importanti).

Le ambiziosi pretendenti che corteggiano Italiano

Resta il fatto che Italiano si è detto interessato e stimolato dalla proposta del Torino, ma purtroppo per Vagnati si muovono da tempo attorno al tecnico anche squadre più potenti e/o ambiziose. Il Napoli, prima di tutto: se alla fine De Laurentiis non riuscisse a concludere positivamente con Conte, le indiscrezioni danno Italiano tra le alternative privilegiate, se non il primo della lista. Ma anche il Bologna (sempre più preoccupato dalla possibilità di perdere Thiago Motta: Inghilterra o Juventus?) si è mosso pesantemente su Italiano: e può offrirgli un salto di qualità, la qualificazione in Champions ormai dietro l’angolo. Vagnati vorrebbe che Italiano prendesse una decisione dirimente, quanto alle offerte del Torino, già nel volgere di una decina di giorni. Difatti continuerà a espandergli stima, considerazione e progetti di rafforzamento sul mercato. Ma basterà tutto questo perché Italiano si convinca anzitempo? Molto difficile, seppur non impossibile. In ogni caso, Vagnati non vuole arrendersi troppo in anticipo: aprirebbe una crepa nelle sue strategie.

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Occhio alla Fiorentina, la qualificazione in Europa League potrebbe essere un ostacolo

Pro memoria: domani contro il Brugge (sconfitto per 3 a 2 a Firenze) la Viola si giocherà l’accesso alla finale di Conference (29 maggio: data nel caso tardissima e quindi rischiosissima, per le strategie granata). Se la Fiorentina dovesse vincere la Coppa o qualificarsi all’Europa League grazie al piazzamento finale in classifica, scatterebbe il diritto di prolungamento automatico a favore del club, unilaterale, sino al 2025 (Italiano è in scadenza a giugno). In quel caso, Cairo dovrebbe andare poi a bussare da Commisso, cercando una soluzione economica per liberare il tecnico (o dovrebbe farlo lo stesso Italiano, per conto del Torino). Insomma, un costo e una complicazione in più, visti pure i rapporti deteriorati tra le due società.

"Zapping" di allenatori: oltre Italiano, si guarda a Palladino e Gilardino...

Nelle prossime due settimane, Vagnati continuerà di conseguenza a seguire anche l’evoluzione delle riflessioni di Palladino e lo sviluppo delle sue opportunità sul mercato: a sua volta è in uscita dal Monza (pure lui è in scadenza) ed è trattato proprio dalla Fiorentina come possibile sostituto di Italiano (in alternativa Gilardino, che però sta per rinnovare a Genova). Ma anche il Bologna sta trattando Palladino, in alternativa a Italiano. Oggi come oggi, insomma, Palladino aspetta e spera di sedersi sulla panchina di una squadra impegnata nelle Coppe, nella prossima stagione. Pure in questo caso il Torino deve mettersi in coda. Non aspetterà troppo. Ma se saltasse definitivamente in aria l’opzione Italiano, Vagnati a quel punto si butterebbe all’assalto finale di Palladino: sempre per la teoria del non dover coltivare rimpianti, eventualmente. Il dt potrebbe pure tentare un nuovo approccio con Gilardino, che però ha preannunciato di essere a un passo dal rinnovo contrattuale col Genoa fino al 2026 (attualmente, è bloccato sino al ‘25). Il Torino potrebbe pur sempre cercare di convincere il club rossoblù a liberarlo nonostante il prolungamento (pure qui: pagando una penale), ma diciamo che le soluzioni naturali, oliate, sono altre.

...passando per Vanoli, sorpresa alla guida del Venezia in Serie B

In tale prospettiva, ecco che Vagnati si è buttato di nuovo su Vanoli, negli ultimi giorni. Di Vanoli si scrisse in esclusiva su queste colonne già a gennaio: è un pallino del dt granata, a dir poco intrigato dall’idea di portare a Torino il tecnico di un Venezia rivelazione (da due stagioni), in piena corsa per la Serie A. Vanoli ha alle spalle un’ottima carriera (anche vincente) da ct delle nazionali giovanili italiane e da viceallenatore di Conte al Chelsea e all’Inter (Coppe e scudetto). Da tecnico ha poi vinto la Coppa di Russia con lo Spartak Mosca (2022), prima di esordire in Serie B alla guida del Venezia. È stramotivato, il suo Venezia gioca bene, da due stagioni insegue la promozione in A e ha dimostrato di avere indubbia stoffa. Però non ha una formale esperienza da allenatore in prima fila in Serie A (ha lavorato soltanto da “secondo”, in nerazzurro): i dubbi dei vertici granata stanno tutti qui. Vanoli resta comunque una pista ultralubrificata da tempo. E anche agevolmente percorribile. Già fissata nella scorsa estate col Venezia la clausola rescissoria per liberarsi: 500 mila euro se resta in B, un milione se sale in A.
Lo stato dell’arte per il dopo Juric, insomma, è questo. Aggiornamenti adesso da verificare quotidianamente: ça va sans dire.

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Brivido Italiano: sembra il titolo di una canzone. In ogni caso, lo spartito scritto a oggi dall’allenatore della Fiorentina recita: più no che sì, quantomeno per adesso. Diciamo ni. Disponibilità data ai vertici granata, anche con bello spirito costruttivo. Ma posizione necessariamente ancora attendista, dal suo punto di vista. I motivi, più avanti. Grossomodo, anche Palladino sta rapportandosi in maniera non troppo dissimile di fronte al corteggiamento di Vagnati, visto che pure il tecnico del Monza continua a prendere tempo. Gilardino, intanto, ha annunciato di essere pronto a firmare il prolungamento di contratto con il Genoa: e lo ha anche detto con parole calde. In questo scenario sta di nuovo decollando Vanoli, avviato in corsia di sorpasso: sarebbe anche pronto a trovare un’intesa col Torino, lui.

Priorità Italiano: il ds Vagnati al lavoro

Vagnati, inevitabilmente, deve continuare a tenere il piede in più scarpe. Sono le regole del mercato, queste, che valgono pure per gli stessi allenatori e a maggior ragione per i rispettivi agenti. Ma veniamo ai dettagli, adesso.
Vagnati ha incontrato Italiano nei giorni scorsi, sull’onda della semina disposta nelle settimane precedenti. Un vertice organizzato con molti ingredienti già concordati e disposti a priori sul tavolo. Coerentemente con quanto si sta scrivendo qui da due mesi abbondanti, il tecnico viola viene visto dai vertici del Torino come una prima scelta. Vagnati non vuole rischiare di dover coltivare qualche rimpianto, a posteriori. Sa benissimo che è difficile e complicato arrivare a strappare il sì di Italiano. Ma non per questo si è arreso, anzi. Il tecnico, dal canto suo, si è detto onorato per il corteggiamento e l’opportunità palesati dal Torino. Il dt granata si muove d’intesa con Cairo, per stringere il cerchio degli obiettivi realistici, sino a poter annunciare al gran capo la soluzione maggiormente... papabile, non solo gradita: poi al presidente spetterà l’ultima parola (ovviamente: avverbio moltiplicato al cubo, per decisioni così delicati e importanti).

Le ambiziosi pretendenti che corteggiano Italiano

Resta il fatto che Italiano si è detto interessato e stimolato dalla proposta del Torino, ma purtroppo per Vagnati si muovono da tempo attorno al tecnico anche squadre più potenti e/o ambiziose. Il Napoli, prima di tutto: se alla fine De Laurentiis non riuscisse a concludere positivamente con Conte, le indiscrezioni danno Italiano tra le alternative privilegiate, se non il primo della lista. Ma anche il Bologna (sempre più preoccupato dalla possibilità di perdere Thiago Motta: Inghilterra o Juventus?) si è mosso pesantemente su Italiano: e può offrirgli un salto di qualità, la qualificazione in Champions ormai dietro l’angolo. Vagnati vorrebbe che Italiano prendesse una decisione dirimente, quanto alle offerte del Torino, già nel volgere di una decina di giorni. Difatti continuerà a espandergli stima, considerazione e progetti di rafforzamento sul mercato. Ma basterà tutto questo perché Italiano si convinca anzitempo? Molto difficile, seppur non impossibile. In ogni caso, Vagnati non vuole arrendersi troppo in anticipo: aprirebbe una crepa nelle sue strategie.

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