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"Ottimo primo tempo, giocato alla pari, ci è mancato il gol che potevamo fare. Siamo stati imprecisi su qualche tiro da fuori, ultimo passaggio, però la squadra mi è piaciuta. Siamo contati da mesi, abbiamo 5 titolari fuori, abbiamo recuperato Beto per miracolo, abbiamo tanti giocatori che devono recuperare. Stasera 4 primavera 2004 in panchina, questa è la nostra situazione, non voglio piangere, è la verità". Lo ha detto Sottil a Dazn dopo la sconfitta della sua Udinese contro la Lazio. Il tecnico dei friulani ha spiegato: "A questo livello c’è la Lazio che è una squadra forte, ma ai miei ragazzi non ho niente da rimproverare. E’ chiaro che non avendo la possibilità di stare intensi, come nella prima parte, diventa difficile in questa categoria. E poi c’è un rigore che non è un rigore ma una simulazione. Non faccio polemiche con l’arbitro perché son umani, ma viene dato un rigore che ho visto e rivisto, Masina è fermo e Immobile si lascia cadere. E’ un grande dispiacere perchè si fanno sacrifici. Non voglio togliere meriti alla Lazio, ma non è rigore".
Le parole di Sottil dopo Udinese-Lazio
Sottil ha poi aggiunto: "Siamo cresciuti nel palleggio e nela personalità. Ho cercato di inculcare dall’inizio questa mentalità. Si può diventare pericolosi se si supera la prima pressione con in nostri quinti che hanno gamba. Purtroppo non è facile gestire l’emergenza, per il contratto sono contento per continuare il percorso con questi ragazzi. Da gennaio non c’è più Deloufeu e nell’ultimo periodo sono stati fuori Success e Beto. Ho fatto i complimenti a Nestorovski, diventa poi difficile gestire l’attacco con zero alternative. Diventa l’alternativa Semedo che è un 2005, devo trovare come sto facendo delle soluzioni. Chiaro che poi ti vengono a mancare tanti altri giocatori".