Sottil: "Senza Beto è un'altra Udinese. Cagliari schietto come Ranieri"

L'alleantore dei friulani ha parlato alla vigilia della sfida contro i sardi: "Pressioni? Se non le volessi mi godrei la mia casa a Siracusa"
Sottil: "Senza Beto è un'altra Udinese. Cagliari schietto come Ranieri"

Due punti in tre partite, l'Udinese deve cambiare marcia ma Andrea Sottil chiede pazienza e allontana le inevitabili pressioni determinati dall'avvio di stagione senza successi in campionato. Nel mirino c'è il Cagliari.

"Vogliamo un po' più bene a questa squadra, cerchiamo di avere un po' di fiducia. Quanto tempo servirà per vedere la vera Udinese, per ottenere le prime soddisfazioni? Complicato definirlo chiaramente, ma è chiaro e siamo consapevoli che dobbiamo cominciare a marciare".

Cagliari-Udinese, Sottil e le critiche: "Ho una bella casa a Siracusa..."

Sottil e le pressioni: "Ho scelto questo mestiere perchè lo volevo fare, se non volevo pressioni o critiche me ne sceglievo un altro e restavo a casa, ho una bella casa a Siracusa. Abbiamo cambiato tanto, sicuramente bisogna dare del tempo, c'è stato il mercato, ci sono gli infortuni, ma lavoriamo e non sento la pressione, esiste sempre a questi livelli e in questa categoria. Vogliamo trovare un grande risultato, questo sì, penso a migliorare i giocatori e il gioco. Il Cagliari? Schietto come Ranieri".

Sottil e l'Udinese senza Beto

L'Udinese senza Beto: "Beto è un giocatore che accelera come pochi, non aveva bisogno di tante combinazioni di coppia. Quindi, chiaramente le cose sono cambiate. Conta il presente e non serve parlare del passato, ma da quando sono arrivato abbiamo portato tre centrocampisti a fare 15 gol, in Europa l'hanno fatto in pochi. Nei calci piazzati solo l'Atalanta ha fatto meglio di noi, siamo tra i primi cinque d'Europa. Chiaro che poi lì i terminali devono essere anche i quinti e le punte, Lucca  va accompagnato e bisogna cambiare il modo di attaccare".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Udinese, lo sfogo di Sottil

Poi Sottil s'è sfogato: "Ho giocato per questa società e ne vado orgoglioso, la alleno e ne sono orgoglioso, però non capisco perchè ci sia sempre un alone di negatività intorno all'Udinese. Questa società sta facendo tanto in termini di continuità in categoria, in una città da 90mila persone e con dei tifosi anche splendidi. Siamo la seconda squadra più giovane della Serie A, bisogna fare punti ma allo stesso tempo avere pazienza. Abbiamo tanti ragazzi stranieri, vengono in un calcio diverso, ma ci stiamo lavorando. In queste due settimane ho visto miglioramenti importanti e questo mi dà molta fiducia".

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Due punti in tre partite, l'Udinese deve cambiare marcia ma Andrea Sottil chiede pazienza e allontana le inevitabili pressioni determinati dall'avvio di stagione senza successi in campionato. Nel mirino c'è il Cagliari.

"Vogliamo un po' più bene a questa squadra, cerchiamo di avere un po' di fiducia. Quanto tempo servirà per vedere la vera Udinese, per ottenere le prime soddisfazioni? Complicato definirlo chiaramente, ma è chiaro e siamo consapevoli che dobbiamo cominciare a marciare".

Cagliari-Udinese, Sottil e le critiche: "Ho una bella casa a Siracusa..."

Sottil e le pressioni: "Ho scelto questo mestiere perchè lo volevo fare, se non volevo pressioni o critiche me ne sceglievo un altro e restavo a casa, ho una bella casa a Siracusa. Abbiamo cambiato tanto, sicuramente bisogna dare del tempo, c'è stato il mercato, ci sono gli infortuni, ma lavoriamo e non sento la pressione, esiste sempre a questi livelli e in questa categoria. Vogliamo trovare un grande risultato, questo sì, penso a migliorare i giocatori e il gioco. Il Cagliari? Schietto come Ranieri".

Sottil e l'Udinese senza Beto

L'Udinese senza Beto: "Beto è un giocatore che accelera come pochi, non aveva bisogno di tante combinazioni di coppia. Quindi, chiaramente le cose sono cambiate. Conta il presente e non serve parlare del passato, ma da quando sono arrivato abbiamo portato tre centrocampisti a fare 15 gol, in Europa l'hanno fatto in pochi. Nei calci piazzati solo l'Atalanta ha fatto meglio di noi, siamo tra i primi cinque d'Europa. Chiaro che poi lì i terminali devono essere anche i quinti e le punte, Lucca  va accompagnato e bisogna cambiare il modo di attaccare".

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