Cioffi studia rivincite, Lucca mette radici a Udine

Fermento Udinese in vista della sfida salvezza a Verona: l’ex tecnico gialloblù e un esonero che ancora brucia... L’attaccante verrà riscattato: 7,5 milioni al Pisa
Cioffi studia rivincite, Lucca mette radici a Udine© LAPRESSE

Incroci pericolosi a Nord-Est. Verona e Udinese si giocano una fetta importante di salvezza nello scontro diretto di domani sera al Bentegodi, dove i punti in palio sono di quelli pesanti. Un crocevia delicatissimo e caratterizzato dalla voglia di rivincita. A esserne animato soprattutto il tecnico bianconero Gabriele Cioffi. Uno che con l’Hellas ha ancora il dente avvelenato dopo il prematuro esonero della scorsa stagione. L’allenatore toscano fu sollevato dall’incarico dopo sole 9 giornate, seppur con ben 4 sconfitte di fila. Un esonero mal digerito dall’attuale condottiero bianconero, che ha rubricato alla voce “errore da non rifare” la scelta intrapresa nell’estate 2022 di lasciare il club friulano per approdare in gialloblù. A sedurlo le promesse del presidente Setti, che aveva affidato a Cioffi l’eredità di Igor Tudor insieme a un ricco contratto biennale (700mila euro a stagione) al doppio di quanto percepito alla guida dell’Udinese. La tifoseria bianconera accolse malissimo l’addio (con tanto di duri striscioni di contestazione…), tanto da non accettarne il ritorno a novembre dopo l’esonero di Sottil. Pian piano il clima tra il pubblico e il tecnico si è rasserenato. Insomma, pace fatta e sancita dai risultati positivi (in particolare le vittorie in trasferta contro Milan, Juventus e Lazio). E adesso Cioffi sogna di prendersi la rivincita. Un successo piloterebbe, infatti, l’Udinese a un passo dal traguardo della permanenza in Serie A, spingendo al tempo stesso la sua ex squadra verso l’inferno della retrocessione.

La sfida al Verona

Insomma, a Verona sono avvisati: per il tecnico dei friulani la sfida di domani non è affatto come tutte le altre. Sentimenti simili anche per Marco Baroni che al timone dei gialloblù sta facendo un mezzo capolavoro dopo che nel mercato invernale la società gli ha smontato e rimontato la rosa (16 cessioni). Il tecnico degli scaligeri ha giocato in Friuli quasi quarant’anni fa: stagione 1985/86 in cui il 23enne Baroni contribuisce alla salvezza della formazione allenata da Picchio De Sisti. Un’unica annata che però darà il sapore di amarcord alla partita. Baroni tra l’altro è uno dei nomi apprezzati dai Pozzo in vista della prossima stagione. Ci sarà tempo per affrontare la questione panchine. Adesso la dirigenza dell’Udinese è al lavoro per blindare capitan Pereyra. Il Tucu si è confermato essere indispensabile per questa squadra e sono già stati avviati i contatti per andare avanti insieme fino al 2025. A proposito di conferme: in Friuli hanno deciso di proseguire con Lorenzo Lucca al centro dell’attacco. Il giovane goleador torinese ha trovato a Udine l’habitat naturale per esplodere definitivamente. E i numeri in tal senso non mentono: 7 reti e 3 assist al primo anno di Serie A. Mica male per un esordiente. Tanto che il ct Spalletti l’ha già convocato in Nazionale e solo un problema muscolare ha impedito al centravanti classe 2000 di esordire in azzurro qualche settimana fa in occasione dell’amichevole contro l’Ecuador. Per questo i Pozzo sono pronti a esercitare l’opzione di riscatto (fissata a 7,5 milioni) dal Pisa e rendere Lucca di proprietà bianconera fino al 2028.

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