Thauvin, è tornato Florian Le Roi: il segreto dell'Udinese prima in classifica

Il francese brilla come ai tempi d'oro del Marsiglia e sta trascinando i friulani in questo fantastico inizio di stagione: merito di chi ha creduto in lui quando era finito...in Messico
Thauvin, è tornato Florian Le Roi: il segreto dell'Udinese prima in classifica© Getty Images

In Friuli è tornato a brillare come ai tempi d’oro di Marsiglia in cui si era meritato l’appellativo di “Florian Le Roi”. Ci sono i piedi fatati di Thauvin nella clamorosa scalata dell’Udinese, balzata in vetta da sola dopo il successo in rimonta sul campo del Parma. L’incredibile ribaltone da 0-2 a 3-2 porta, infatti, la firma dell’attaccante francese autore di una doppietta, che sommata alla rete siglata alla Lazio ha griffato 4 dei 10 punti totalizzati finora dalla squadra bianconera. A Udine, dopo le ultime annate tribolate, sono ora tornati a sognare un posto al sole in zona coppe europee. Un passo alla volta: l’obiettivo del club è di arrivare nella colonna di sinistra della graduatoria. Un decimo posto che potrebbe fungere da trampolino per puntare poi al ritorno sulla scena internazionale l’anno successivo. Merito del grande lavoro effettuato dalla coppia Nani-Inler sul mercato, dove non hanno sbagliato una mossa. A partire dalla scelta dell’allenatore.

Lo sconosciuto Kosta Runjaic ha, immediatamente, fatto ricredere tutti gli scettici. A suon di risultati e ottime prestazioni. A Bologna al debutto i bianconeri non erano andati al di là del pareggio, ma sul piano del gioco avevano dominato contro un’avversaria che disputerà la Champions League. Grida ancora vendetta il rigore sbagliato al novantesimo di Thauvin, che però ha poi saputo farsi perdonare. A iniziare dalla gara successiva contro la Lazio dove è stato autentico mattatore con un gran gol e un assist. Lunedì a Parma ha vestito nuovamente i panni dell’MVP con l’uno-due micidiale che ha tramortito gli emiliani, lanciando in orbita l’Udinese. E il bello viene adesso: Florian ha ritrovato la condizione dei tempi migliori e soprattutto gli stimoli che sembrava aver perduto nella scelta (meramente economica) di andare a giocare in Messico. Ma riavvolgiamo il nastro.

Estate 2021: il fantasista decide di dire addio a parametro zero al Marsiglia. Lo vogliono Milan (Moncada e Massara stravedevano per lui), Atalanta e un paio di club inglesi, ma Thauvin si fa sedurre dall’offerta monstre del Tigres. Sul piatto 25 milioni in 5 anni: difficile dire di no, anche se il classe 1993 se ne pente quasi subito. Tanto che nel giro di 18 mesi risolve il contratto, rinunciando a oltre 15 milioni pur di tornare in Europa. In pochi però credono che possa ancora fare la differenza nel Vecchio Continente. L’unica è l’Udinese su segnalazione dell’intermediario Cheick Fall. I primi mesi sono totalmente da dimenticare: zero gol e prestazioni deludenti, che fanno pensare a un Thauvin sul viale del tramonto. Gino Pozzo, però, decide di scommettere ancora sul talento nato a Orléans, rinnovandogli il contratto.

D’altronde uno che ha vinto due volte il Mondiale con la Francia (prima con l’Under 20 nel 2013 da stella assoluta al fianco di Pogba e poi da riserva di lusso della Nazionale maggiore a Russia 2018) non poteva aver dimenticato come si gioca a calcio. E infatti già nella scorsa stagione sono arrivati i primi segnali di rinascita (5 reti e 3 assist in 29 apparizioni). A luglio con l’avvento di Runjaic Thauvin viene ulteriormente valorizzato e responsabilizzato, visto che i bianconeri gli affidano fascia da capitano e maglia numero 10. Florian accoglie l’investitura con entusiasmo e ora i tifosi sembrano assistere a un deja-vù. Udinese prima in classifica trascinata da un attaccante con la 10 sulla spalle e la fascia al braccio. Da Di Natale a Thauvin: undici anni dopo i friulani sono tornarti a guardare tutti dall’alto.

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