Pozzo: "Lucca è stato punito, argomento chiuso. Ma va capito"

Il presidente bianconero torna su quanto accaduto in Lecce-Udinese cercando di archiviare le polemiche nate dopo il "rigore della discordia"
Pozzo: "Lucca è stato punito, argomento chiuso. Ma va capito"© LAPRESSE

"Lorenzo è un giocatore che ha grande passione e aveva voglia di tirare. È stato punito, l'argomento va chiuso". Continua a tenere banco la polemica tutta interna all'Udinese sul caso Lucca. A gettare acqua sul fuoco è stato il patron Giampaolo Pozzo, che chiarisce circa la risoluzione dell'episodio. Ma cos'è successo? Facciamo un passo indietro. Durante il match tra il Lecce e i bianconeri, ai friulani viene assegnato un calcio di rigore. L'attaccante prende palla, deciso a calciarlo, ma gli si oppone Thauvin, ovvero il rigorista designato nelle gerarchie di mister Runjaic. C'è un parapiglia, ma il centravanti italiano va deciso sul dischetto, realizzando il penalty. Da lì monta la polemica, con il calciatore che viene immediatamente sostituito. Dopo qualche ora sono arrivate le scuse di Lucca per mezzo social che unite alle parole del presidente, fanno trapelare un chiarimento tra le parti.

Udinese, le parole di Pozzo sul caso Lucca

"Vorrei ridimensionare il caso Lucca: è vero che ci sono regolamenti di squadra che vanno rispettati ma bisogna dare delle attenuanti, come la forte tensione mentre si gioca". Così il presidente dell'Udinese, Giampaolo Pozzo, a "La politica nel pallone" di Emilio Mancuso su Radio Rai Gr Parlamento,, riguardo al rigore tirato da Lorenzo Lucca. "Lui gioca con una grande passione e aveva voglia di tirare il rigore anche se non era lui il rigorista - spiega Pozzo - È stato punito e l'argomento va chiuso. Sono cose che succedono quando l'agonismo è ai massimi livelli". Sulla polemica innescata sulla legittimità del rigore, commenta: "Ogni settimana chiedo un parere a un ex arbitro internazionale. Mi ha detto che era assolutamente un rigore da dare. Quindi credo che l'arbitro (Bonacina, ndr) abbia fatto bene ad assegnarlo". E poi aggiunge: "Chi mi ricorda Lucca? È un combattente su tutte le palle, mi piace molto. È un pericolo costante per le difese avversarie. Ma è difficile accostarlo, abbiamo avuto grandi bomber ma con caratteristiche diverse. Di testa si può paragonare a Bierhoff".  E sulle ipotesi di una cessione in estate per oltre 30 milioni di euro: "Ora non parlo di cifre, deve giocarsi la stagione, giocare bene e continuare su quella strada. Poi vediamo, noi non siamo qui solo per vendere ma per giocare e ottenere obiettivi, a me piacerebbe tornare in Europa".

Chiamato a dare un parere sul Var, soprattutto dopo le recenti polemiche, il patron bianconero va controcorrente: "Per me è molto positivo: finalmente un miglioramento tecnologico in aiuto agli arbitri, con ottimi risultati. Poi come sempre nel calcio ci sono varie interpretazioni ma per me è positivo. La perfezione assoluta non si potrà mai ottenere. Sarebbe bello fare una statistica di quanti errori ha rilevato e poi corretto. In questo momento, se non ci sono tecnologie più innovative, ritengo che sia un sistema valido". E ancora: "Credo sia una cosa fatta bene e che abbia portato avanti il progresso, che nel pallone è sempre una cosa lenta. Oggi parliamo tanto dell'intelligenza artificiale, e allora cerchiamo di applicarla anche nel calcio". 

 

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