VENEZIA - “Siamo consapevoli di essere in un momento difficile, in cui mancano i risultati che vorremmo. L’impatto psicologico c’è, ma cerchiamo di archiviare il passato e ripartire dalle nostre certezze. Dobbiamo immaginare che il campionato inizi da Torino". Lo ha dichiarato l'attaccante del Venezia, Mattia Aramu, in conferenza stampa: "Non mi sento di esprimere valutazioni sui nostri numeri in attacco. Non riusciamo sempre a essere incisivi in costruzione - analizza Aramu -, partendo anche dal centrocampo e dalla difesa. Si può solo dire che c’è tanto da lavorare durante la settimana, trovando lo stimolo per uscire più forti di prima dai momenti di difficoltà affrontati in questa complessa stagione. Il Covid per noi è stato un brutto colpo, io mi sono ammalato e solo adesso mi sto riprendendo e sto ritrovando la mia condizione di forma. Ci servirà del tempo per essere di nuovo al 100%".
Tornare a Torino sarà emozionante
Aramu è un ex granata: "Tornare a Torino, dove sono cresciuto sportivamente, sarà molto emozionante per me, come sanno tutti. Da bambino, ricordo il mio primo stage al Centro Sportivo Agnelli. Ricordo anche con nostalgia il primo giorno di ritiro con la prima squadra: io arrivavo dal settore giovanile - ricorda Aramu - e non mi ero mai confrontato con giocatori di quel calibro. Dobbiamo affrontare la partita con il Torino - prosegue l'attaccante - con una prestazione di alto livello, mettendoci cuore e cattiveria. In questo momento i punti pesano, anzi, sono l’unica cosa che conta. Siamo in una fase in cui, credo, daremmo tutti la vita pur di ottenere un risultato positivo. Loro arrivano da una prestazione negativa a Udine, che sicuramente influisce sulla loro condizione, ma rimangono un avversario molto forte. Abbiamo sicuramente più bisogno di loro di fare punti, deve essere questo il nostro stimolo", ha concluso Aramu.