© Claudio Zamagni
VERONA - "La pandemia di coronavirus è stato un duro colpo anche per il calcio, un settore che in Italia dà lavoro a circa 300 mila persone". Lo ha spiegato il presidente del Verona Maurizio Setti, in video-conferenza con gli studenti di un liceo di Gubbio. "Ci sono molte figure professionali distanti dai calciatori e dai loro guadagni, ma anche loro vivono con il pallone e sono fondamentali per far sopravvivere il movimento. Ecco perchè è importante ripartire e portare a termine la stagione, grazie ad un protocollo che sia però guidato dal buon senso". "La nostra è un'industria importante con i suoi costi e i suoi ricavi - ha puntualizzato Setti - molto diversa dai tempi in cui il calcio era solo un investimento di facoltosi imprenditori guidati dalla passione. Il Verona, da questo punto di vista, ha sempre provato a gestire i costi in maniera intelligente, perchè gli errori in questo mondo si pagano a caro prezzo. Club della nostra dimensione devono puntare su passione e idee, sono fondamentali. Sul piano del budget non possiamo competere con le grandi società, ma determinazione e applicazione possono permetterti di battere squadre del calibro della Juventus, che ha un fatturato grande dieci volte il nostro".