Colley: "Quando il Verona mi ha chiamato non ho considerato altri club"

L'ex baby talento dell'Atalanta: "Anche da avversario giocare contro i gialloblù mi entusiasmava. Sono diverso da Barrow, rispetto a lui gioco più arretrato. Aver avuto Gasperini come tecnico è stata per me una fortuna"
Colley: "Quando il Verona mi ha chiamato non ho considerato altri club"© CIAMILLO

VERONA - Ebrima Colley, acquistato dal Verona alla fine del mercato estivo dall'Atalanta, è stato presentato solo oggi in conferenza stampa: "Non ho pensato due volte a dire sì agli scaligeri la scorsa estate. Per me era la scelta migliore e non ho considerato nessuna delle altre squadre. Questa squadra mi ha entusiasmato per come giocava già quando l'ho affrontata da avversario. Ho sempre sognato di giocare in Serie A, un mio sogno sin da quando ho iniziato a giocare in Gambia a 5 anni e sono felice di averlo realizzato". Sul rapporto con Juric Colley ha spiegato che "sono stato fortunato ad avere prima Gasperini e poi lui, sto imparando tanto e mi ha fatto subito sentire di essere a casa. Io come Barrow? Siamo arrivati in Italia insieme, ma siamo due tipi di giocatore diversi: lui è un attaccante puro, io posso giocare anche più dietro, mi piace muovermi sulla trequarti proprio come sto facendo qui a Verona, spero di segnare il mio primo gol qui il prima possibile. Quando entro in campo provo a dare il massimo di quello che posso per aiutare la mia squadra".

"Posso e voglio dare di più, non si è ancora visto il 'vero' Colley. Ora mi sento bene e voglio dare un contributo importante. La vittoria contro l'Atalanta? Tornare a Bergamo è stata una grande emozione - ha ammesso - visto che ho iniziato la mia carriera proprio nel loro settore giovanile. Peccato averlo fatto senza tifosi, ma vincere è stato un gran traguardo, perchè farlo in casa loro non è mai facile: con questo spirito di squadra, però, possiamo fare bene". L'attacco del Verona è composto per la maggior parte da giovani, e per questo "bisogna ringraziare il mister per la fiducia che sta dando a tutti noi. Qui mi hanno accolto tutti bene sin dal primo giorno e in spogliatoio spesso sono vicino a Veloso e Zaccagni che mi hanno aiutato nell'inserimento". La chiosa di Colley è sulla scelta della maglia con il numero 90, preso perchè "era il primo che avevo all'Atalanta".

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