Juric: "Napoli? Non ci penso, ora c'è solo il Verona"

Il tecnico dei gialloblu vuole invertire il trend: "Precedenti negativi con il Sassuolo. Io e De Zerbi siamo simili, abbiamo entrambi le idee molto chiare"
Juric: "Napoli? Non ci penso, ora c'è solo il Verona"© LAPRESSE

VERONA - Impegno esterno per il Verona al Mapei Stadium contro il Sassuolo. L'allenatore gialloblu Ivan Juric vuole invertire il trend degli ultimi scontri diretti, caratterizzati da ottime prestazioni ma non da vittorie. "Le ultime tre partite sono state molto belle e intense, ma aver fatto delle buone prestazioni non ci è bastato. "Il Sassuolo fa un bel calcio e sta migliorando anno dopo anno, anche perché De Zerbi lavora molto sui dettagli. Ho tanta stima di Roberto, perché anche in momenti non semplici è stato coerente con la propria idea di calcio. Ha personalità, è ambizioso ed è sempre alla ricerca del miglioramento. Ci accomuna il fatto che abbiamo entrambi le idee chiare".

Juric non si sbottona sulle scelte

L'allenatore del Verona non parla di turnover, sottolineando soprattutto la tenuta difensiva dei suoi. "La squadra ha fatto una serie di partite in cui ha giocato bene, poi contro il Milan c'è stato un lieve calo tecnico. Con Dimarco e Lazovic, due calciatori affidabili, vado sulle sensazioni del momento e poi decido se farne giocare uno soltanto o entrambi. Con il Milan abbiamo perso, ma abbiamo concesso poco complessivamente e difensivamente abbiamo retto, ho comunque diverse opzioni. In generale, mi viene difficile cambiare, perché nelle ultime partite abbiamo trovato un equilibrio e sostituire alcuni calciatori modificherebbe il nostro modo di interpretare la gara".

"Napoli? Non penso al futuro, solo al Verona"

Iniziato il tam tam di mercato, con una lista di pretendenti per Ivan Juric (col Napoli in testa) ma il tecnico fa spallucce: "È troppo presto per parlare di futuro, non solo del mio. E, sinceramente, in questa settimana non ho letto i giornali. Sono concentrato sul tagliare il traguardo della salvezza il prima possibile e sul provare poi ad andare un po' oltre. Quanto, non so. Lo dirà il campo. Ma dobbiamo e vogliamo essere ambiziosi". 

"Covid? Altre persone vivono reali difficoltà"

In chiusura, un passaggio sulla pandemia e le conseguenze per il mondo del calcio. "Noi siamo dei grandi privilegiati, perché siamo controllati ogni due giorni, possiamo fare serenamente il nostro lavoro, continuiamo a guadagnare gli stessi soldi di prima. Sono altre e sono tante, le persone che in questo periodo passano momenti difficili. Non sarebbe corretto da parte nostra lamentarci".

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