Juric: "Superlega? Contrario. Il calcio non è solo business"

Il tecnico del Verona: "Non mi spiego la situazione della Fiorentina: hanno una rosa importante, eppure sono solo a 5 punti dalla zona retrocessione"
Juric: "Superlega? Contrario. Il calcio non è solo business"© Pegaso Newsport

VERONA - "Abbiamo avuto solo oggi per prepararla, perché ieri abbiamo fatto soltanto una sessione di scarico, mentre domani avrò modo di fare le mie scelte. La Fiorentina è una squadra con una 'rosa' molto importante, è davvero difficile capire perché sia solo 5 punti sopra la zona retrocessione". Così l'allenatore del Verona, Ivan Juric, alla vigilia di Hellas Verona-Fiorentina: si è detto perplesso sulle condizioni e la classifica degli avversari prima di ritornare sulla gara con la Sampdoria: "A Genova, nel primo tempo, abbiamo giocato molto bene e abbiamo avuto superiorità di gioco e di idee, anche se avremmo potuto concretizzare più occasioni. Quello è il calcio che voglio e che vogliamo fare, espresso oltretutto in casa di una squadra forte ma nel secondo tempo abbiamo avuto un piccolo calo di attenzione, mentre gli avversari hanno alzato la loro qualità con i cambi. Abbiamo giocato meno bene e credo che i giocatori ne siano consapevoli: è stata una gara a due facce, vorrei giocassimo sempre come nel primo tempo di Genova".

Le scelte tattiche, i giovani talenti

E' passato, poi, alle scelte di formazione e si è espresso sui più validi effettivi delle giovanili: "Ceccherini ha una vecchia cicatrice che gli dà fastidio e non ci sarà neanche domani, mentre per Ili? è stata una scelta tecnica: ho deciso di impiegare Baràk a centrocampo per dare spazio a Salcedo, che ha giocato un'ottima partita, creando anche diverse occasioni. A centrocampo Veloso, per noi, è fondamentale sia in campo che fuori, ma contro la Fiorentina non ci sarà ancora. Tameze è uno dei giocatori che ha dato di più quest'anno, ha giocato sempre e in varie posizioni. Fortunatamente Sturaro ha migliorato la sua condizione e ha consentito ad Adrien di prendere fiato, ma Tameze rimane un mio pupillo, un ragazzo che mi capisce e di cui mi fido: aveva bisogno di ritrovare le energie, ora può fare un bel finale di stagione. Domani credo giocheranno sia lui che Ili? mentre Magnani ha avuto la febbre per alcuni giorni e domani potrà aiutarci forse a gara in corso. Lovato si è fermato per un piccolo problema, mentre Dimarco nelle ultime gare ha fatto un grande passo in avanti, giocando molto bene contro Cagliari, Lazio e Sampdoria. Domani mattina prenderò le mie decisioni. La valorizzazione dei talenti come Amione e Ruegg è sicuramente una strada da intraprendere. Bisogna avere pazienza e poter contare su una squadra che li supporta. Sono acquisti giusti, che con il tempo possono diventare importanti.

Il futuro e la Superlega

Nella chiusura ha parlato del suo futuro e della SuperLega: "Riguardo alla serenità per il futuro posso dire che oggi leggevo un'analisi del mio rapporto con i tifosi veronesi molto interessante. Io sono diretto e mi serve esserlo, non devo trovare un'eccessiva tranquillità, per il bene mio e anche del Verona. Ho sempre bisogno di mettermi in dubbio per crescere, andare oltre. È questo che mi fa andare avanti, altrimenti si perde la mia essenza, non sarei io. In questi due anni abbiamo fatto cose bellissime grazie alla grinta, alla grande voglia e anche a qualche confronto. Con la società abbiamo alzato il livello e possiamo sicuramente contare su un grande Direttore Sportivo, che ha occhio, conoscenze e umiltà. La SuperLega è un discorso molto ampio: il calcio è diverso da altri sport, c'è una cultura, una passione, un amore differente. Non deve essere solo business: sono contrario".

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