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VERONA - Caos Verona. Totale. In campo e fuori. Ieri mattina la società veneta ha comunicato ufficialmente, attraverso il proprio sito, l’esonero di Gabriele Cioffi. Poche righe di prassi, il tutto già visto in molte altre situazioni. Nel primo pomeriggio la squadra si è ritrovata a Peschiera allo Sporting Center Paradiso per preparare la prossima sfida, quella di domenica sera al Bentegodi contro i campioni d’Italia del Milan. Logico supporre che, vista la difficoltà della gara, fosse l’allenatore subentrante a Cioffi a dirigere la seduta. La scelta nella serata di lunedì era caduta sull’uruguaiano Diego Lopez, tecnico che gode della fiducia del direttore sportivo Marroccu. Pertanto dopo il comunicato dell’esonero dell’ex allenatore dell’Udinese sarebbe dovuto seguire quello dell’incarico ufficiale per Lopez. C’erano da sciogliere alcuni dettagli come la durata del contratto e lo staff tecnico da affiancare a Lopez. Si era parlato della richiesta di un biennale, ma si era poi chiuso con un annuale sino al prossimo giugno. Lopez aveva ottenuto come secondo il fidato collaboratore Michele Fini, già centrocampista, tra le altre di Catania, Ascoli, Siena e Cagliari, già vice con Lopez nella recente esperienza all’Universidad de Chile. Comunicato che non è arrivato.
Ma quali sono state le ragioni che, per ora, hanno spostato l’ufficialità di Lopez come tecnico del Verona dopo Cioffi? Valutazioni importanti che hanno costretto la società a un’ulteriore pausa di riflessione. L’allenamento a Peschiera di ieri è stato diretto da Salvatore Bocchetti, attuale tecnico della Primavera gialloblù. Bocchetti gode della fiducia del presidente Maurizio Setti ma non solo del plenipotenziario gialloblù. Anche parte della squadra stima Bocchetti che, è bene ricordarlo, è stato il vice di Tudor e ha giocato con Juric (sua compagno a Genoa e tecnico a Verona). Da loro ha assimilato la filosofia del lavoro, la voglia di un calcio aggressivo, senza pause. E anche le metodologie degli allenamenti di Bocchetti riprendono quelli dei due tecnici croati che hanno allenato con indubbie fortune il Verona. Ecco allora i dubbio amletico che scuote il Verona e getta nel caos la società. Annunciare Lopez e il suo team oppure affidarsi a Bocchetti, ascoltando la squadra e cercando una soluzione per il fatto che l’ex difensore gialloblù non avrebbe i titoli per allenare? Certo prendesse corpo la seconda ipotesi, magari chiedendo una deroga e sistemando il tutto nella pausa Mondiali, ma che fine farebbe il rapporto Setti-Marroccu con un ds a questo punto sconfessato nella proprie scelte? Oggi è atteso il verdetto.