Il Verona riparte da Bocchetti, un altro "figlio" di Gasperini

I due erano insieme nel Genoa 2008-09. Di quella squadra Palladino, Thiago Motta e la coppia Juric-Paro sono diventati allenatori in A

TORINO - Un altro giocatore del Genoa 2008-09 debutta in panchina, un altro allievo di Gian Piero Gasperini si affaccia in Serie A. Era la squadra che arrivò in alto come non accadeva da tempo: un quinto posto superato solo dal quarto del 1990-91 firmato Osvaldo Bagnoli. A centrocampo c'erano Ivan Juric (già con il Gasp a Crotone) e Matteo Paro, allenatore in capo e vice al Torino. A loro si era aggiunto Thiago Motta, che ritroviamo sulla panchina del Bologna. In attacco viaggiava Raffaele Palladino, che oggi fa viaggiare il Monza, rilanciato da tre vittorie consecutive. E in difesa ecco Salvatore Bocchetti, appena scelto dal Verona. Con lui Giuseppe Biava, che allena in Serie C, all'AlbinoLeffe. Una opzione pescata in casa, come per Palladino: dalle giovanili al ruolo di vice di Gabriele Cioffi, il tecnico esonerato. Non guiderà la squadra da solo, perché ha appena conseguito il Patentino Uefa A, che consente di gestire una squadra del vivaio e di muoversi come secondo, non in prima persona. Avrà la deroga per un mese, poi servirà un tutor.

Bocchetti il più giovane della A: batte Palladino

La scelta del club veneto porta in panchina l'allenatore più giovane della Serie A. Bocchetti batte proprio Palladino di due anni, 36 da compiere il 30 novembre contro i 38 dell'ex compagno rossoblù. Lui e Miguel Veloso sono coetanei in gialloblù. Il compito che lo attende è difficile, non impossibile. Il Verona viaggia al terz'ultimo posto con 5 punti, reduce da una serie di quattro sconfitte consecutive venute dopo l'unica vittoria: il 2-1 all'ancora più derelitta Sampdoria del 4 settembre. E l'inizio è di quelli che tolgono il fiato, visto che domenica sera si parte in casa con il Milan, una delle tante squadre per cui ha giocato Bocchetti: un prestito da gennaio a giugno 2015, prima di tornare allo Spartak Mosca, dove era rimaso dal 2013 al 2019 vincendo anche un campionato nel 2017. Tutti russi i suoi trofei: una Supercoppa ancora con lo Spartak, una Supercoppa e una Coppa nazionale con il Rubin Kazan, dove era giunto dal 2010 dal Genoa. Ora la ricerca della salvezza a Verona, con un calcio che si ipotizza veloce e aggressivo, come quello dei suo maestri Gasperini e Juric, avuto in gialloblù. Varrebbe quanto un titolo.

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