Verona, Ngonge: "Qui grazie ad Amrabat. Obiettivi? Vi spiego"

L'attaccante si è presentato ai canali ufficiali del club: il passatoin Olanda, i retroscena e gli obiettivi
Verona, Ngonge: "Qui grazie ad Amrabat. Obiettivi? Vi spiego"© Lapresse

Sul campo si è presentato con un gol nelle prime due apparizioni. Alla stampa, invece, si è rivolto oggi nella sua prima conferenza da giocatore del Verona. Si tratta di Cyril Ngonge, 22enne attaccante belga, acquistato dall'Hellas il 19 gennaio. "Credo si possa sempre fare meglio, magari avrei potuto segnare più gol. Penso di essermi presentato nel migliore dei modi in questo bellissimo stadio, segnando la rete del pareggio davanti ai nostri tifosi che ci ha permesso di conquistare un punto importante contro un avversario come la Lazio. Davvero delle bellissime sensazioni", ha detto Ngonge, ai microfoni ufficiali del club veneto. "In Olanda ho imparato a giocare in attacco. Lì si gioca un tipo di calcio abbastanza spregiudicato tatticamente, in ogni partita si segnano tanti gol, e quindi ho imparato tanto sul piano offensivo: come affrontare l'avversario nell'uno contro uno, come orientarmi al meglio sul campo per poter avere più chances di segnare", ha aggiunto l'attaccante belga, reduce dalle esperienze nello Jong PSV, nell'RKC Waalwijk e nel Groningen e prima ancora nelle giovanili di Standard Liegi e Bruges.

Verona, le dichiarazioni di Ngonge

Queste le parole dell'attaccante: "Per me era importante cimentarmi in uno dei migliori campionati d'Europa. Ovviamente conoscevo già il club e non appena ho ricevuto l'offerta, ho chiamato Amrabat, con cui ho giocato al Bruges: mi ha parlato soltanto in maniera positiva della squadra e della città. Non ho avuto dubbi, non ci ho pensato su due volte e così ho accettato la proposta dell'Hellas", ha continuato Ngonge. "La Serie A è molto diversa dai campionati in cui ho giocato. Qui c'è molta più fisicità e in ogni partita si scende in campo contro giocatori forti. Mi sto trovando molto bene con i miei nuovi compagni. La presenza di Zeefuik e Braaf sicuramente mi ha aiutato perché parlano la mia stessa lingua, così come Henry e Tameze che parlano francese. Devo dire che, allo stesso modo, anche i giocatori italiani si fanno capire bene, parlandomi in inglese", ha continuato il belga.

"Obiettivi? La partita giocata contro la Lazio credo che parli da sola, abbiamo lottato per novanta minuti, giocando l'uno per l'altro come fratelli, tutti uniti per un solo obiettivo. Tutti quanti sappiamo cosa vogliamo ottenere e vogliamo riuscirci. Credo che questo si noti subito dall'atteggiamento con il quale scendiamo in campo e affrontiamo le partite", ha concluso Ngonge.

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