Serie B, via con Livorno-Vicenza. Spezia-Cagliari da brividi

La capolista sarda, non impeccabile in trasferta, al Picco dove Bjelica si gioca la panchina. Rischia anche Torrente alla Salernitana che riceve il Novara, la squadra più in forma. Gran chiusura domenica sera con Cesena-Bari
Serie B, via con Livorno-Vicenza. Spezia-Cagliari da brividi© LaPresse

TORINO - La 13ª giornata di serie B va in scena spalmata fra sabato e domenica, vista l'assenza della A. La capolista Cagliari gioca domenica a pranzo a La Spezia (partita da brividi per il tecnico croato dei liguri, Bjelica, che si gioca il posto). Il Crotone, tornato 2° (e dunque in zona A) dopo aver piegato l'Avellino nel posticipo, va a Lanciano. Il Cesena, 3° a -1 dal Crotone, chiuderà il turno domenica sera nella sfida più interessante, contro un'altra quotata candidata alla A, il Bari, che sbarca al Manuzzi (Cagliari e Cesena uniche ad aver sempre vinto in casa). La squadra più in forma, quel Novara di Baroni che ha fatto 16 punti su 18 nelle ultime 6 gare, a -5 dalla zona A diretta, potrebbe avere il definitivo esame di maturità a Salerno.

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Livorno-Vicenza (sabato ore 15) - Un'interessante apertura di turno. Sabato il Livorno è stato sfortunato nel ko di Vercelli su autorete di Maicon. Oggi la squadra di Panucci dà l'impressione di collocarsi a metà strada fra il super Livorno che andò in testa da solo vincendo le prime 4 gare e quello che poi s'inceppò raccogliendo 1 punto nelle successive 4, una crisetta che al di là dell'ultimo sfortunato ko, parrebbe alle spalle, con la squadra in piena zona playoff e a -4 dalla A diretta: grossomodo, quello che ci si attendeva in estate. E comunque il ds Signorelli, intervistato dal quotidiano locale, ha precisato che non c'è l'obbligo di andare in A (ma si deve lottare sempre). Però attenzione al Vicenza: la squadra di Marino sabato scorso ha vinto la prima partita in casa (comodo 3-0 sull'Ascoli in 43'), ha una sua solidità (è rimasta imbattuta per le prime 7 gare), ha diversi elementi vicini alla consacrazione (importante che con l'Ascoli si sia sbloccato su rigore l'interessante Alessio Vita), potrà essere valutata meglio quando rientreranno diversi elementi chiave infortunati e quando il giovane Sbrissa, centrocampista del '96, già venduto al Sassuolo dopo l'ottima passata stagione, al Vicenza ora è in prestito, avrà raggiunto gli altri nella forma, dopo aver archiviato un lungo stop.

Modena-Pro Vercelli (sabato ore 20.30) - Probabilmente il più caldo scontro salvezza del turno. Come tocca scrivere da tempo, il Modena è la squadra che raccoglie meno di tutti in rapporto a quanto produce. Ma è difficile chiedere a Crespo di più, anche perché comunque, diversi elementi stanno maturando bene con crescite inaspettate: Stanco, già a 3 gol, si propone come alternativa (o compagno) di Granoche, frenato da problemi fisici che non gli hanno concesso di ripetersi sugli stratosferici livelli della passata stagione (la salvezza strappata ai playout, che oggi il Modena giocherebbe, portava soprattutto la sua firma). Però è chiaro che non si possono più lasciare troppi punti in giro. Specie in uno scontro diretto con la Pro Vercelli, reduce da 9 punti nelle ultime 5 gare, frutto di 3 vittorie, tutte e tre decise da tre incredibili autoreti degli avversari. Così Foscarini può dire di aver cambiato registro, visto che le Bianche Casacche, in sprofondo rosso sotto la gestione Scazzola, ora sono 2 lunghezze sopra i playout. Ma visto che non è sempre domenica, per salvarsi ci vorranno anche vittorie convincenti.

Spezia-Cagliari (domenica 12.30) - Sarebbe una sfida d'alta quota, non fosse che lo Spezia, 3 punti nelle ultime 5 gare, è uscito dalla zona playoff e vede la A diretta lontana di 7 punti. Il crollo di Trapani (5-1), ha aperto ufficialmente la crisi degli aquilotti, chiusi in ritiro subito dopo il tonfo e con l'allenatore croato Bjelica che si gioca il posto (ma ha senso esonerarlo dallo Jugo-Spezia, dove prevalentemente si parla la sua lingua?). Al Picco all'ora di pranzo arriva un Cagliari, solo in testa dopo l'ultimo turno, primato costruito grazie a un rendimento ineccepibile al Sant'Elia (7 vittorie su 7). Un po' più zoppicante il cammino esterno (ko a Pescara e Novara, pari a Terni e Perugia): e questa è la speranza dello Spezia, la capolista fuori casa non mette i brividi e può diventare l'occasione per dare un colpo di timone alla stagione.

Ascoli-Perugia (domenica ore 15) - L'Ascoli oggi sarebbe retrocesso, viene da 5 sconfitte di fila, l'ultima con il nuovo tecnico: Mangia, ex tecnico dell'Under 21 e del Bari, giunto poco prima della trasferta di Vicenza al posto dell'esonerato Petrone, poco ha potuto fare per invertire la tendenza (ko per 3-0 in 43'). I marchigiani oggi sarebbero retrocessi, in settimana hanno ricevuto la visita di una delegazione di tifosi che ha “confessato” squadra e dirigenti: l'apporto degli ultrà non mancherà mai, ma la squadra dovrà dare tutto per salvarsi. Non va dimenticato che i marchigiani nella passata stagione di Lega Pro non avevano vinto il campionato ma che sono stati ammessi in B per la combine del Teramo. Il Perugia di Bisoli nelle ultime 4 giornate ha tenuto una media di 2 punti a gara, ma ha iniziato a convincere solo nell'ultima uscita (il 2-0 di domenica sul Lanciano). Non pare il cliente più abbordabile per Mangia ma vista la situazione, i punti toccherà cercarli con chiunque per raggiungere una salvezza che ad oggi si annuncia parecchio complicata.

Avellino-Latina (domenica ore 15) - Il tempo di intravvedere un Avellino in crescita, capace ancora di raddrizzare la stagione, e i ragazzi di Tesser, dopo 2 confortanti vittorie di fila, sono caduti a Crotone. Certi problemi sono riemersi, il tifoso dei lupi ora conta i giorni per il rientro di Castaldo, il bomber che ha riportato in B l'Avellino, l'anima delle due precedenti ottime stagioni (a Bologna in semifinale playoff, a giugno, la sua palla calciata sulla traversa non andò dentro per un paio di centrimetri, gli irpini meritavano di giocarsi la A). La squalifica scade il 27 novembre, fino ad allora l'Avellino dovrà fare a meno del suo “totem”: dopo, non ci sarà da stupirsi se si vedrà tutto un altro campionato degli irpini. Nel Latina, sabato scorso ha fatto il suo esordio in panchina Somma, al posto dell'esonerato Iuliano. E subito un risultato di prestigio, 1-0 al Cesena (col 1° gol stagionale di Corvia) che la dice lunga sulle potenzialità pontine. Ora il Latina è esattamente a metà classifica ma a un punto dai playoff e a +4 dai playout: è il caso di coltivare ambizioni, con un tecnico poi, che è pure di Latina e che sogna di fare la felicità della sua città (che sfiorò la A due stagioni fa).

Brescia-Trapani (domenica ore 15) - Il Brescia dei giovani andava mille, quasi come il Crotone. Sabato è arrivato il brutto 4-0 di Novara che ha bloccato l'ascesa della squadra di Boscaglia che comunque continua a respirare aria di playoff. A ricaricare l'ambiente, la visita di Guardiola, ex giocatore dei lombardi prima di diventare il più celebre allenatore al mondo. In più arriva il Trapani di Cosmi che a marzo ereditò i siciliani proprio da Boscaglia, l'uomo che li aveva portati dalla serie D alla B, sfiorando i playoff il primo anno. I siciliani sabato scorso hanno giocato la miglior partita stagionale, un 5-1 allo Spezia che dice quasi tutto. Da aggiungere c'è che il ds Faggiano ha azzeccato due colpi enormi, potenziali enormi plusvalenze. Il 5-1 porta soprattutto la firma di Citro (il piccolo Messi campano giunto già un anno fa, ora già a 4 gol: l'ultimo sabato, un capolavoro, ma liguri abbattuti anche dai suoi 2 assist vincenti) e del brasiliano Coronado (pescato a Malta, sempre più uomo squadra, il suo 3-1 che ha chiuso la gara è stato da campione). Ma per capire dove potrà arrivare il Trapani, a -1 dalla zona playoff, servono importanti comferme in trasferte come queste.

Como-Pescara (domenica ore 15) - Confortante l'esordio sulla panchina del Como di Festa (sostituto di Sabatini e coadiuvato dalla bandiera Matteoli): i lariani hanno strappato un ottimo 2-2 a Chiavari, passando sempre in vantaggio sull'Entella. Due gol firmati da Simone Ganz, figlio di Maurizio, che ha segnato le ultime 3 reti lariane. Buoni segnali per provare la risalita, il Como è ultimo sì, ma i playout sono a 3 punti e la salvezza diretta a 5. Ci si può provare insomma, anche col Pescara, reduce dal ko interno con la Ternana, il primo all'Adriatico di Oddo, subentrato all'ultima giornata della passata stagione. Un po' una botta per le ambizioni degli abruzzesi, in zona playoff ma reduci da 2 ko di fila (prima avevano perso a Novara): o si cambia o si rischia di avvitarsi.

Lanciano-Crotone (domenica ore 15) - Il Lanciano non vince dal 17 ottobre (1-0 al Como), oggi sarebbe retrocesso. Fin da subito s'è scritto che la squadra non poteva competere con quella delle precedenti ottime stagioni di B. E forse, se in estate uno come Iemmello (che doveva essere il pezzo pregiato del mercato) ha preferito, dopo pochi giorni di ritiro, tornarsene nel “suo” Foggia (in Lega Pro), un motivo ci doveva essere (magari lo stesso che ha fatto scegliere a Scuffet il Como e non il Lanciano, per dire). Però la squadra lotta, e domenica a Perugia, senza un gol ingiustamente annullato all'eterno Vastola, la squadra di D'Aversa poteva provare a cercare il 2-2 nei minuti finali. A Lanciano sbarca un Crotone che col 3-1 sull'Avellino si è ripreso la zona A (scavalcato il Cesena al 2° posto). Potremmo elogiare i maggiori cannonieri di Juric (Budimir e Ricci, 4 gol) ma la fantastica orchestra messa insieme dal “figlioccio” di Gasperini secondo la bellezza del 3-4-3, ha un altro dato più importante: già 11 marcatori diversi. E attenzione all'esterno sinistro Bruno Martella ('92), molto dura impedirgli di prendersi la fascia ogni partita (2 assist su 3 nella vittoria sull'Avellino).

Salernitana-Novara (domenica ore 15) - Partita più importante per la Salernitana che non vince dal 26 settembre (5ª giornata, 2-1 alla Ternana). Un altro ko potrebbe essere anche fatale all'allenatore Torrente. E all'Arechi arriva la squadra più in forma della B, quel Novara che nelle ultime 6 gare ha raccolto 16 punti su 18, piemontesi che sono la miglior neopromossa, l'unica che può competere per qualcosa di grosso. Baroni, trovata la quadratura giusta dopo un avvio di stagione parecchio complicato, dispone di un organico che può stupire ancora. Come si scrisse a inizio stagione, una squadra che negli undici non è (forse) più forte di quella che salì in A nel 2011. Ma che rispetto a quel gruppo capace di fare il doppio salto dalla Lega Pro con Tesser in panchina, ha una rosa con molte più alternative di livello. Gonzalez poi, è tornato ai livelli migliori, la svolta è arrivata con la promozione a titolare di Evacuo. Ma attenzione al portiere Da Costa, portoghese pescato in Svizzera (a zero euro): se ne parla poco, ma è forse il portiere più affidabile di tutta la B, c'è molto di suo nell'ascesa del Novara.

Ternana-Entella (domenica ore 15) - Col colpo di Pescara, la Ternana di Breda si è piazzata un punto sopra la zona playout: un colpo di prestigio - arrivato col 1° gol in Italia del croato Marko Dugandzic, '94, molto interessante - che potrebbe dare tutto un altro tono alla stagione. Ma occhio: anche nella passata stagione, con Tesser, gli umbri raccoglievano più soddisfazioni fuori casa che al Liberati. Dove arriva un Entella reduce da 3 pareggi di fila ma in serie positiva da 6 turni nei quali ha fatto 10 punti coi quali i chiavaresi si sono portati a +2 sui playout: ora per i ragazzi di Aglietti (colpito in settimana dalla morte improvvisa del padre: condoglianze anche da Tuttosport) si tratta di fare l'ultimo, benedetto, salto di qualità.

Cesena-Bari (domenica ore 20.30) - Si chiude col botto. Il Cesena sempre vincente al Manuzzi riceve un Bari in costante crescita e ora a un solo punto dai romagnoli. La prudenza che Drago predica sulle potenzialità del suo Cesena, ha trovato conferma sabato nel ko di Latina con cui s'è persa la zona A diretta. Non solo, l'ex tecnico del Crotone, come in ogni pausa delle nazionali, si ritroverà la rosa falcidiata (e mancherà pure il sempre più decisivo Kessiè, convocato nella Costa d'Avorio Olimpica Under 23, ed è un '96...). Il Bari di Nicola è a una svolta del campionato: tornare dal Manuzzi con una grande prova (e magari ritrovarsi davanti ai romagnoli), vorrebbe dire mettere da parte le (troppe) perplessità che si nutrono sulla rosa di Nicola. Al resto poi, ci potrebbero pensare i 50mila (potenziali) del San Nicola.


 

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