Il Cittadella è quarto: 3-1 alla Reggina. Ai calabresi non basta la cura Baroni

Gioia per Tsadjout, Proia e Branca. Gli errori di Plizzari e Stavropoulos condannano i calabresi, passati in vantaggio con Liotti
Il Cittadella è quarto: 3-1 alla Reggina. Ai calabresi non basta la cura Baroni© LAPRESSE

REGGIO CALABRIA - L'arrivo di Marco Baroni, chiamato al posto di Domenico Toscano, non cambia il pessimo andazzo della Reggina, kol Cittadella in casa. Calabresi al terzultimo posto, veneti al quarto.

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Tsadjout risponde a Liotti

La Reggina va a un passo dal vantaggio dopo due minuti, quando Liotti di testa manda poco fuori un cross di Di Chiara. E' sempre Liotti a portare in vantaggio gli amaranto al 21': Lafferty serve Rivas, che dal fondo crossa per l'attaccante che lascia sul posto Perticone e inzucca in rete. Il Cittadella, ancora incapace di creare azioni da gol, risponde con una bordata di Tavernelli dal limite dell'area che finisce fuori. Al terzo corner conquistato, i veneti ottengono un calcio di rigore per tocco di mano di Lafferty in area: dell'esecuzione se ne incarica Tsadjout, che non sbaglia, trafiggendo Plizzari (prodotto del vivaio del Milan come lui). Il primo tempo si chiude con l'infortunio di Gargiulo, che costringe Venturato a giocarsi la carta Iori.

Proia ringrazia l'errore di Plizzari. Branca la chiude

Dopo 8 minuti senza sussulti, il Cittadella ribalta la partita: Camigliano cerca Proia con un lungo lancio da metà campo, Plizzari esce per anticiparlo ma manca il pallone e il numero 8 del Cittadella ne approfitta per depositare il pallone in rete. Per la Reggina le cose volgono al peggio quando Liotti entra malissimo sulla gamba di Iori e si becca un rosso diretto, lasciando i suoi uomini in inferiorità numerica. Baroni prova a dare la scossa ai suoi, mandando in campo Folorunsho e Mastour. Il Cittadella chiude la partita al 70' con Branca: la mezzala granata ringrazia Stavropulos (che spazza il pallone addosso a Folorunsho) e buca Plizzari. Il finale di gara è amministrato senza fretta dagli ospiti, mentre ai padroni di casa non resta che mangiarsi le mani, anche alla luce di un errore macroscopico di Vasic, che spara alto a porta vuota.

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