TORINO - Stasera alle 20.30 va in scena Cagliari-Venezia, l’altro preliminare dei playoff di B (ieri, nel primo, il Sudtirol ha battuto 1-0 la Reggina, conquistando la semifinale col Bari). Unipol Domus di fatto esaurita per un confronto che si annuncia incerto anche se i sardi hanno dalla loro parte il regolamento: in virtù del miglior piazzamento in campionato, in caso di risultato in equilibrio al 90’ si giocano i supplementari, se la parità persiste, passa il Cagliari che ha chiuso il campionato al 5° posto, contro l’ottavo del Venezia. Fra i tanti temi della sfida, scegliamo il confronto fra i bomber delle due squadre, cioè coloro che hanno dominato la classifica cannonieri della B: l’italo-peruviano Gianluca Lapadula che col Cagliari ha chiuso il campionatoa quota 21 reti, aggiudicandosi il trofeo che la Lega B ha intitolato alla memoria di Pablito Rossi. Dietro di lui, staccato di due reti, il finlandese Joel Pohjanpalo che ha provato fino all’ultimo a insidiare Lapadula ma che ha pagato l’astinenza da gol d’inizio stagione, quando il Venezia non carburava e lui faticava a trovare la porta. Però, dall’approdo di Paolo Vanoli in panchina, è tutto un altro Pohjanpalo, ma anche un altro Venezia, capace di approdare ai playoff con un finale di stagione prodigioso che ha portato gli arancioneroverdi dai bassifondi della classifica fino all’8° posto, proponendosi come la squadra più in forma delle ultime giornate. Non solo. Un altro dato un po’ preoccupa i calorosi tifosi sardi. In campionato, lo scorso 1° ottobre, il Venezia addirittura dilagò 4-1 a Cagliari: al vantaggio sardo con Mancosu nel primo tempo, risposero i lagunari nella ripresa con Pohjanpalo (che quel giorno segnò il suo primo gol in Italia), la doppietta del russo Cheryshev e la rete di Haps (a gennaio ceduto al Genoa). Anche se all’epoca sulle panchine c’erano altri allenatori (Liverani coi sardi e Javorcic coi veneti), il precedente non lascia tranquillo Ranieri, mostratosi prudente nella conferenza stampa dell’antivigilia, pur sapendo che il suo Cagliari è considerato, assieme a Parma e Bari, favorito per la promozione in A. E comunque, dal suo approdo a gennaio sull’Isola, i rossoblù non hanno mai perso in casa. Per Sir Claudio, sarebbe una chiusura del cerchio quasi commovente: oltre 30 anni fa, quando muoveva i primi passi da allenatore, proprio col Cagliari iniziò a farsi un nome in panchina, i sardi scommisero su di lui quando erano in C e lui in due stagioni li portò in A. Ma anche Vanoli si gioca molto del suo futuro: dopo diversi anni a lavorare per le giovanili azzurre e negli staff di Ventura e Conte, il Venezia è la sua grande occasione per proporsi nel calcio che conta. Comunque vada a finire, in Laguna si dà per scontata la sua riconferma perché il lavoro svolto è stato grandioso: Vanoli ha dato identità e compattezza al Venezia, che prima del suo arrivo era la grande malata della B. Si sono insomma poste delle basi importanti: se il Venezia non dovesse farcela a questo giro, comunque ci sono ottime premesse per la prossima stagione, quando gli arancioneroverdi potrebbero essere fra le favorite per il ritorno in quella Serie A lasciata un anno fa. Venezia che ritrova Hristov e Remy fra i convocati, indisponibili i lungodegenti Beghetto e Jajalo, oltre allo squalificato Ceppitelli che sarebbe stato un ex di rilievo. Nel Cagliari restano fuori Capradossi e Falco. Chi passa il turno, in semifinale affronta il Parma: gara d’andata martedì 30 maggio alle 20.30, in casa della vincitrice della sfida di stasera; ritorno al Tardini sabato 3 giugno alla stessa ora.
