Stasera Cagliari-Parma, la finale anticipata

Nella semifinale d'andata, si affrontano due delle più quotate candidate alla promozione. I sardi di Ranieri tornano in campo a tre giorni dalla vittoria sul Venezia, agli emiliani di Pecchia bastano due pareggi
Stasera Cagliari-Parma, la finale anticipata© L.Canu

TORINO - Dopo Sudtirol-Bari 1-0 di ieri, stasera, fischio d’inizio alle 20.30, va in scena Cagliari-Parma, l’altra semifinale d’andata dei playoff di Serie B. Ma visti i nomi delle due contendenti, probabilmente sarebbe più giusto definirla una finale anticipata. La griglia dei playoff però, ha fatto questo scherzetto perché di fatto stasera alla Unipol Domus si affrontano non solo due delle maggiori candidate alla vittoria finale dei playoff ma anche due regine della B. Se per ambire alla A Cagliari e Parma devono passare dalle forche caudine dei playoff, è perché durante l’annata hanno avuto qualche problema di troppo. Ma ad inizio stagione, nella griglia di partenza della B, erano le squadre più accreditate per la promozione diretta, dietro al Genoa già promosso in A. Anche per questo, oltre per il blasone di entrambe, è a tutti gli effetti una finale anticipata, dall’esito incertissimo. Sabato scorso il Cagliari di Ranieri ha convinto nell’esordio al preliminare in casa contro il Venezia. Primo tempo dominato e segnato dalla doppietta in avvio di partita del solito Lapadula, salito a 24 gol stagionali col Cagliari, con lo score di 7 reti segnate in carriera durante i playoff della B. Secondo tempo di contenimento, un po’ sofferta dopo il 2-1 dei lagunari, ma passata di fatto a contenere gli ospiti, nascondendo la palla e cercando di centellinare le forze, in previsione della gara di stasera, a tre giorni di distanza.

Cagliari-Parma: condizioni e rimpianti

Complessivamente però, i sardi hanno mostrato buona condizione e tutta quella solidità che Sir Claudio ha saputo dare al gruppo dal suo arrivo a gennaio. Però, senza mancare di rispetto al pur buon Venezia, stasera contro il Parma di Pecchia dovrebbe essere tutta un’altra faccenda. Certo, ci sarà da verificare la condizione atletica degli emiliani, che non scendono in campo da 11 giorni, col rischio che si sia perso il ritmo partita, anche se l’importanza della posta in palio non può far staccare la spina. Ma è anche vero che il miglior piazzamento in campionato consente al Parma di qualificarsi per la finale con due pareggi (la semifinale di ritorno si giocherà sabato sera al Tardini). E allora il pensiero, nel clan sardo, va all’ultima sfida di campionato fra le due squadre, a quel 22 aprile in cui a Parma finì 2-1, il risultato che assegna il vantaggio del piazzamento agli emiliani (le due contendenti hanno chiuso a pari punti ma quella vittoria mette il Parma davanti al Cagliari per gli scontri diretti). Su quella gara i sardi avrebbero avuto diverse cosette da ridire sulla direzione arbitrale ma scelsero, sostanzialmente, di non polemizzare, accettando con fair play la sconfitta. Stasera invece, potrebbe avere un peso il calore e la spinta della tifoseria di casa, in una Unipol Domus esaurita. Ranieri da gennaio ha fatto un gran lavoro anche fuori dal campo, di ricucitura con la piazza, delusa prima dalla retrocessione e poi dalla gestione Liverani con cui si stava gettando via la stagione. E non a caso, dal suo approdo, il Cagliari in casa non ha mai perso e quasi sempre vinto. Ma non sarà semplice contro il Parma, che dispone di valori assoluti notevoli. Basti dire che in campionato, con Frosinone e Genoa salite direttamente in A, la squadra di Pecchia ha raccolto 10 punti su 12. Emiliani che negli ultimi due mesi avevano trovato quella continuità mancata nel resto della stagione, fatta di grandi exploit alternati a clamorose occasioni perse. Pecchia poi, dispone di buone alternative in ogni reparto, anche se i giocatori non hanno esperienza ai playoff della B (l’unico “veterano” è Chichizola, la riserva di Buffon). Parma più che temibile, quindi. Che non è salito direttamente in A probabilmente anche perché non disponeva di un centravanti da doppia cifra e Pecchia alla fine ha trovato una quadratura giocando con Franco Vazquez falso nueve. L’italo-argentino ha fatto comunque una stagione su livelli altissimi. Ma se si fosse trovato un efficiente centravanti di ruolo, poteva essere tutta un’altra storia.

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