Brescia-Feralpisalò: stasera nasce un derby

Nell'anticipo della 9ª giornata di B, le rondinelle per la prima volta affrontano in una partita ufficiale una squadra della propria provincia. Padroni di casa ancora imbattuti (con 3 gare da recuperare), ospiti che cerano i punti salvezza
Brescia-Feralpisalò: stasera nasce un derby© LAPRESSE

TORINO - La 9ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con un anticipo che propone un derby inedito, Brescia-Feralpisalò. Mai le rondinelle in una partita ufficiale hanno affrontato una squadra della loro provincia. E, anche se sono previsti 8-10 mila spettatori, a Brescia in queste ore l’evento inedito viene vissuto con una punta di snobismo nei confronti dei gardesani, debuttanti in B e terzultimi con 4 punti, già sconfitti sei volte su otto. Per noi il vero derby è con l’Atalanta, dicono i tifosi bresciani. Eppure, i motivi d’interesse non mancano. Il Brescia, per le note vicende legate alla riammissione in B, ha giocato solo 5 partite, ne deve recuperare 3. Ma è ancora imbattuto e ha messo insieme 9 punti.

Partito battendo il Cosenza in casa (la rivincita del playout di primavera, che aveva portato alla retrocessione in C delle rondinelle), la squadra di Gastaldello ha fatto il bis imponendosi a Lecco (0-2), raccogliendo in seguito tre pareggi: in casa col Venezia, a Cesena con lo Spezia e, nell’ultimo turno, al Rigamonti con l’Ascoli, gara in cui per la prima volta il Brescia è andato in svantaggio subendo il primo gol stagionale. Dati promettenti, insomma. Perché questo Brescia è lontano dal caos visto nella seconda parte della scorsa stagione. Ma una squadra che sul campo è retrocessa, una volta riammessa in B, non può che puntare alla salvezza, più o meno tranquilla, tanto più che l’organico non è molto dissimile da quello che quattro mesi fa retrocedeva.

Sul flop della passata annata però, avevano pesato anche le difficoltà giudiziarie che viveva in quei giorni Cellino, in seguito risolte. E dunque ci sta che il Brescia ora viva tutt’altra situazione, l’anomalia era nella scorsa annata, non nell’attuale. Perché comunque la squadra potenzialità ne ha, non va dimenticato che un anno fa, grazie a un grande inizio di stagione era anche andata in testa, salvo poi squagliarsi coi primi freddi.

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E la Feralpisalò? Forse i gardesani di Vecchi hanno raccolto meno di quanto meritassero ma non c’è dubbio, stanno pagando lo scotto dei debuttanti assoluti nella categoria. Tuttavia, la classifica dice che la zona salvezza, cioé la Reggiana a quota 7, dista tre punti, nulla di compromesso dunque. Ma serve la scintilla che faccia cambiare l’andazzo, vincere un derby spesso fa svoltare le stagioni.. Per non parlare della difficoltà di dover giocare le partite in casa a Piacenza, visto che Cellino non ha concesso ai gardesani l’utilizzo del Rigamonti. Uno sgarbo che i Leoni del Garda vorrebbero restituire stasera, prendendosi il Rigamonti sul campo..

Spettatore particolarmente coinvolto sarà l’Airone, l’ex bomber Andrea Caracciolo, colonna storica del Brescia ma che quando lasciò le Rondinelle nel 2018, disputò un biennio in C alla Feralpisalò, per poi chiudere nel Lumezzane, di cui dal 2022 è presidente. Intervistato nei giorni scorsi da Tuttosport, Caracciolo ha ammesso che stasera tiferà Brescia. E secondo lui, un eventuale ko dei gardesani non porterà all’esonero del tecnico Vecchi che a suo avviso merita fiducia.

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TORINO - La 9ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con un anticipo che propone un derby inedito, Brescia-Feralpisalò. Mai le rondinelle in una partita ufficiale hanno affrontato una squadra della loro provincia. E, anche se sono previsti 8-10 mila spettatori, a Brescia in queste ore l’evento inedito viene vissuto con una punta di snobismo nei confronti dei gardesani, debuttanti in B e terzultimi con 4 punti, già sconfitti sei volte su otto. Per noi il vero derby è con l’Atalanta, dicono i tifosi bresciani. Eppure, i motivi d’interesse non mancano. Il Brescia, per le note vicende legate alla riammissione in B, ha giocato solo 5 partite, ne deve recuperare 3. Ma è ancora imbattuto e ha messo insieme 9 punti.

Partito battendo il Cosenza in casa (la rivincita del playout di primavera, che aveva portato alla retrocessione in C delle rondinelle), la squadra di Gastaldello ha fatto il bis imponendosi a Lecco (0-2), raccogliendo in seguito tre pareggi: in casa col Venezia, a Cesena con lo Spezia e, nell’ultimo turno, al Rigamonti con l’Ascoli, gara in cui per la prima volta il Brescia è andato in svantaggio subendo il primo gol stagionale. Dati promettenti, insomma. Perché questo Brescia è lontano dal caos visto nella seconda parte della scorsa stagione. Ma una squadra che sul campo è retrocessa, una volta riammessa in B, non può che puntare alla salvezza, più o meno tranquilla, tanto più che l’organico non è molto dissimile da quello che quattro mesi fa retrocedeva.

Sul flop della passata annata però, avevano pesato anche le difficoltà giudiziarie che viveva in quei giorni Cellino, in seguito risolte. E dunque ci sta che il Brescia ora viva tutt’altra situazione, l’anomalia era nella scorsa annata, non nell’attuale. Perché comunque la squadra potenzialità ne ha, non va dimenticato che un anno fa, grazie a un grande inizio di stagione era anche andata in testa, salvo poi squagliarsi coi primi freddi.

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