Cagliari-Bari, Mignani e il retroscena sul rigore di Antenucci

Il tecnico biancorossi si gode il pari raggiunto allo scadere e svela cosa ha detto al suo attaccante prima dell'ingresso in campo decisivo per il pari
Cagliari-Bari, Mignani e il retroscena sul rigore di Antenucci© L.Canu

CAGLIARI - Un rigore di Antenucci al 96' regala al Bari un pari all'ultimo respiro che permette ai biancorossi di arrivare al match di ritorno con due risultati su tre a disposizione per la promozione in A. Al fischio finale il tecnico Mignani avverte sulla finale playoff: “Si gioca sul rasoio, abbiamo giocato contro una squadra forte che ha un grande allenatore. Noi abbiamo giocato una grande partita, meritavamo di pareggiare anche prima, ma va bene così, ci prepariamo pe runa prossima battaglia epica”. Gara iniziata con delle difficoltà, ma poi acciuffata allo scadere: “Abbiamo patito la fisicità del Cagliari, loro sono partiti fortissimo. Abbiamo tenuto poco palla e non abbiamo fatto respirare i difensori nel primo tempo. Dopo siamo riusciti a pareggiare la fisicità e nel secondo tempo ha messo bene palla, ha meritato il pareggio creando molto”.

Mignani e il retroscena con Antenucci

Sulla sua squadra Mignani rassicura: "I segnali li vedo da tempo in questa squadra, i segnali sono quelli di una squadra che lotta da un anno. Adesso è rimasta una partita e i ragazzi daranno tutto per quello che per me sarebbe un’impresa”. Poi sul rigore decisivo all'ultimo respiro svela: “Antenucci è un ragazzo esemplare, un grande giocatore, gli ho chiesto se voleva calciare il rigore e lui mi ha detto di si”. Poi conclude: “Di Cesare è un leone e penso che ce la farà, oggi ha giocato Zuzek una grande partita” ancora fastidio. Sono tranquillo, so che i miei ragazzi daranno tutto quello che hanno. Poi può succedere di tutto. Con il Sudtirol nel ritorno e l’andata di oggi mi fa vedere ragazzi meravigliosi. Io non devo dire più niente, sanno cosa devono fare. A Cheddira ho detto che se siamo in finale è anche merito suo, si possono sbagliare gol e rigore l’importante è la volontà che ci mette”.

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