Marino, conferenza Bari-Modena: "Attenzione a un'arma a doppio taglio"

L'allenatore è pronto all'esordio sulla panchina dei pugliesi dopo essere subentrato all'esonerato Mignani

Dopo l'esonero di Michele Mignani e la sosta per le nazionali, riprende il campionato di Serie B e il Bari riparte da Pasquale Marino. Domani, sabato 21 ottobre, alle 14 l'esordio al "San Nicola" contro il Modena nella decima giornata di Serie B: “Stiamo cercando di lavorare apportando dei correttivi, ma senza stravolgere più di tanto. Proveremo a dare continuità anche se con delle idee diverse da quelle che c’erano prima. Quanto è vicino questo Bari alla mia idea di calcio? Lo saprò dire domani dopo la partita. In allenamento c’è tanta applicazione. ma la dovremo mettere in pratica. Nei calciatori vedo voglia di fare”.

Marino e il Bari da risollevare

Dalla promozione sfiorata alla partena flop costata la panchina del suo predecessore. Parlando dell'ambiente scoraggiato a Bari, Marino ha aggiunto: “La piazza si aspettava di più rispetto a quello che c’è stato fino ad ora. I calciatori devono essere liberi con la testa perché sono i primi ad essere dispiaciuti. Stanno cercando di applicarsi ma questa non deve essere un’arma a doppio taglio. La troppa voglia di fare ogni tanto ti può frenare. I giocatori devono sentirsi liberi di verticalizzare e fare giocate più complicate del solito. In attacco determinati movimenti devono diventare automatismi. Serve sviluppare il massimo della velocità e cercare le giocate per favorire i nostri attaccanti, cercare l'ampiezza e arrivare sulla linea di fondo. Lo sviluppo deve essere il più veloce possibile".

Bari-Modena, Marino sul modulo e l'atteggiamento

Capitolo modulo: ?“Dal 4-3-3 al 4-3-2-1 cambia poco, magari gli attaccanti partono larghi ma poi nei movimenti devono venire dentro al campo o viceversa. L’atteggiamento deve essere sempre lo stesso”.

L'atteggiamento del Bari, pronto a sfidere il Modena: "Non è importante difendere più alti o bassi, ma coprire gli spazi. L'aggressione agli avversari va fatta in maniera coordinata. Quando si conquista palla bisogna verticalizzare per gli attaccanti mentre quando gli avversari difendono più bassi bisogna far circolare la palla per trovare i varchi giusti. Serve ferocia nella riconquista, che deve trasformarsi in calma quando si è in possesso della palla. L'intensità può mancare perché alcuni calciatori devono trovare la giusta condizione fisica. Ho visto che c'è un gruppo che vuole migliorarsi e che anche in allenamento si punta a vincere le partitine".

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