Bari: Marino può risvegliarti

Alla seconda uscita col tecnico di Marsala, i pugliesi hanno vinto a Brescia in rimonta la prima partita con l'erede di Mignani. Ora serve il primo successo casalingo per dare la caccia ai playoff, l'obiettivo stagionale
Bari: Marino può risvegliarti© LAPRESSE

TORINO - Segnali di risveglio per il Bari. La società satellite dei De Laurentiis vive una stagione complicata per le scorie ereditate dalla passata annata, per quella Serie A sfumata a giugno in finale playoff, per quella tremenda beffa inflitta dal Cagliari col gol di Pavoletti al 94’. Beffa che ancora oggi è difficile da digerirsi, pesa ancora su tutta la piazza e ha condizionato non poco questo inizio di stagione. Ma appunto, ora potrebbe essere arrivata la tanto attesa svolta. Domenica scorsa a Brescia, alla seconda uscita con Pasquale Marino in panchina, è arrivata anche la seconda vittoria in campionato, sempre in trasferta in Lombardia, come quella che il suo predecessore Michele Mignani aveva conquistato a Cremona. Un successo maturato in rimonta, con un bel secondo tempo nel quale il Bari, sotto di un gol, ha capovolto le rondinelle grazie alle reti di Diaw e Vicari che hanno riportato nella piazza una parvenza d’entusiasmo. La classifica ora dice che i pugliesi sono a 2 punti dalla zona playoff, che sarebbe poi l’obiettivo stagionale stabilito a inizio stagione dalla società. Insomma, c’è tutto il tempo per dare all’annata un volto che somigli a quello della scorsa stagione, che, al di là della beffa finale, aveva portato nella piazza un entusiasmo storico, fino ai quasi 60mila spettatori - cifra pazzesca per la B - che assistettero alla finale playoff col Cagliari, diventata poi il San Nicolazo barese. Ecco, forse ora sarebbe il caso di schiodarsi da quella serata. Magari la società non ha fatto la mossa giusta quando ha affermato che il Bari allestito per questa stagione era più forte di quello dell’anno scorso, la tifoseria non ha gradito. Perché questa è una squadra che deve ancora dimostrare di essere da playoff, mentre un anno fa, anche se a sorpresa, il Bari lottava pure per la A diretta. Ma nello stesso tempo, potrebbero esserci valori interessanti che possono esprimersi al meglio solo se c’è il clima ideale intorno. E Marino potrebbe essere l’uomo giusto per uscire dalle secche in cui s’era incagliato il Bari. Anche lui è alla ricerca di un riscatto da allenatore, per smentire chi dice che la sua carriera aveva già imboccato il viale del tramonto (prima della chiamata del ds Polito, suo ex giocatore, era stato disoccupato per quasi due anni). In realtà Marino è sbarcato a Bari con grande convinzione e potrebbe dare un’anima giochista al Bari come la sua storia da allenatore racconta, anche se la vittoria di Brescia è arrivata mettendo la squadra nel secondo tempo sul 3-5-2 (scherzando, quasi un’eresia per la storia calcistica del tecnico di Marsala). Ma il primo passo dev’essere la riconquista del San Nicola e del suo esigente pubblico. In casa, questo Bari non ha ancora vinto. Quella sfilza-record di pareggi finora conquistati (8, di cui 7 con Mignani) per quanto deludenti, hanno comunque reso la classifica attuale meno pesante di quanto faceva credere il clima che si respirava intorno alla squadra. Sabato alle 14 al San Nicola sbarcherà l’abbordabile Ascoli, se affrontato col piglio giusto. Ottenere la prima vittoria interna alla 12ª giornata, vorrebbe dire mettere le basi per tutt’altra stagione. Che anche questo Bari ha tutti i mezzi per produrre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...