Brescia: festa promozione macchiata da coro contro i meridionali

Polverone sollevato da un video pubblicato (e poi cancellato) tra le stories di Instagram dallo stesso club lombardo, i calciatori cantano: «Terùn, Terùn»
Brescia: festa promozione macchiata da coro contro i meridionali© AG ALDO LIVERANI SAS

TORINO - Il Brescia torna in Serie A dopo 8 anni ma la festa promozione è macchiata da un brutto episodio di discriminazione territoriale. A poche ore dal fischio finale al termine della partita contro l'Ascoli vinta 1-0 e che ha sancito la matematica promozione del club lombardo in massima serie non sono tanto il record di gol di Donnarumma o la grande abilità in panchina di Corini a far notizia quanto piuttosto un coro, di evidente discriminazione territoriale, intonato dagli stessi calciatori bresciani nel corso dei festeggiamenti in campo.

VIDEO PUBBLICATO SU INSTAGRAM, POI RIMOSSO - Ha fatto il giro del web, infatti, un video postato sul profilo Instagram delle Rondinelle in cui si sentono i calciatori avviare il coro "Terùn, terùn" poi proseguito dalla curva dello stadio Rigamonti. Nel video si vede l'attaccante Ernesto Torregrossa con il megafono in mano che suggerisce un coro da cantare alla curva mentre Morosini gli strappa di mano il megafono e dà il via al coro "terùn, terùn".

ERA GIA' ACCADUTO A VERONA - Non è il primo caso di cori denigratori nei confronti dei meridionali nel corso dei festeggiamenti delle squadre di calcio. Nel 2011 l'allora allenatore del Verona, Andrea Mandorlini, cantò la canzone 'Ti amo terrone' al Bentegodi per sbeffeggiare la Salernitana; venne deferito e fu costretto a chiedere pubblicamente scusa dichiarandosi non razzista e ricordando che nella sua squadra tanti giocatori erano meridionali.

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