TORINO - Che cos’ha il Catanzaro in meno delle altre tre squadre con cui condivide le prime posizioni della classifica di B? Apparentemente, poco o nulla. Come Parma (primo con 20 punti), Palermo (19) e Venezia (18, come i calabresi), ha perso una sola partita. In fatto di gol segnati, il Catanzaro di Vivarini ne ha fatto uno più Palermo e Venezia (15 contro 14) e tre in meno del Parma capolista. La voce più distante da quella delle rivali è quella dei gol subiti: 7 il Parma, 4 il Palermo, 8 il Venezia, 13 il Catanzaro che sconta lo 0-5 incassato dal Parma, tonfo che però non ha intaccato l’autostima dei calabresi, tant’è che nelle successive 4 partite hanno fatto 8 punti, una media da A diretta che ha permesso loro di rosicchiarne uno proprio alla capolista Parma. Visto il solco di 4 punti che hanno scavato le prime quattro sulle prime inseguitrici, Cosenza e Como, affiora la possibilità che possano fare un campionato a sé: nel caso, le prime due salirebbero direttamente in A, le altre due si qualificherebbero per le semifinali playoff. E sarebbe comunque un risultato lusinghiero per il Catanzaro che, a differenza delle altre rivali, non ha nessun “obbligo” di andare in A. Ma se sei in ballo, devi ballare. E il Catanzaro di Vivarini ha le carte in regola per danzare alla grande, forte anche dell’entusiasmo che si respira in città, atmosfera che non si viveva da decenni, cioé dai tempi d’oro, a cavallo fra Anni 70 e 80, di Palanca e Bivi. Una tifoseria che può portare la squadra lontano, capace di cantare a squarciagola anche dopo lo 0-5 del Parma. E una società seria, che fa le cose con la cura giusta, che aveva preparato la B già un anno fa, quando aveva costruito una squadra da centro classifica per la seconda serie. Poi però, bisogna sempre aspettare il verdetto del campo. Anche nel 2021 la Ternana era arrivata dalla C a suon di record, come i calabresi nella scorsa stagione. Ma negli ultimi anni la distanza fra le due categorie è aumentata. E infatti quella Ternana - che per qualcuno poteva fare il doppio salto e andare in A - poi ha sofferto in B . Problemi che non sta avendo questo Catanzaro che abbina equilibrio a una certa spregiudicatezza offensiva. Dove non c’è solo Pietro Iemmello, felice di poter finalmente giocare per la squadra della sua città. Ma anche un Vandeputte che a tratti nessuno riesce a disinnescare. E occhio anche a Brignola, l’uomo della vittoria a Marassi sulla Samp. Dopo gli esordi molto promettenti da giovanissimo, pareva essersi perso e avere un radioso futuro alle spalle. Invece a Catanzaro si è ritrovato, ha solo 24 anni, ha ancora tutto il tempo per diventare quel bel giocatore che aveva lasciato intuire negli esordi a Benevento. E attenzione che, dopo la ripresa, il Catanzaro, sulla carta potrebbe avere una classifica ancor più bella. Nella 10ª giornata, la capolista Parma gioca venerdì in casa contro il Como, partita da prendere quantomeno con le pinze. Il Palermo invece, lunedì sera riceve l’inguaiato Spezia che non può valere il 17° posto che i liguri attualmente occupano. Domenica il Venezia ha una trasferta insidiosa in casa della Reggiana di Nesta, chiamata al salto di qualità. Mentre il Catanzaro, sabato alle 16.15 nella tana del Ceravolo, riceve la Feralpisalò, 5 punti in 9 partite ma che non va sottovalutata perché nell’ultima uscita avrebbe forse meritato di vincere il derby col Brescia al Rigamonti. Ma vuoi vedere che dalla prossima settimana sul Catanzaro di Vivarini si faranno discorsi ancora più lusinghieri?