Il Como di Longo va tenuto d'occhio

La ricca proprietà lariana sta dando una rosa competitiva  all'ex tecnico di Torino e Alessandria. Dopo due anni di assestamento in B, parlare di promozione non è più un tabù
Il Como di Longo va tenuto d'occhio© Roberto Garavaglia/ag. Aldo Liverani sas

TORINO - C’è un’aria nuova a Como, che promette bene. Adesso si può sognare, archiviato un campionato fatto di qualche patema iniziale ma poi di una bella riscossa con l’avvento di Moreno Longo. Perché senza la zavorra di una partenza ad handicap come quella di un’anno fa, possono schiudersi ben altre prospettive. La tifoseria lo ha fiutato. Basta vedere le lunghe file di sostenitori lariani che corrono ad abbonarsi, a Como non si vedevano da parecchio tempo. Anche perché la proprietà dei fratelli Hartono, una delle più floride d’Italia, per questa stagione ha gettato la maschera e più passano i giorni di calciomercato, più ci si rende conto che a Longo si sta consegnando una squadra che possa fare (almeno) i playoff, cioé l’obiettivo più o meno dichiarato, mancato solo di 2 punti la scorsa primavera. Anche se, a inizio stagione, la proprietà aveva parlato esplicitamente di promozione.

Il mercato condotto dal dg Ludi si era aperto con l’arrivo in porta di Semper dal Genoa: dovrebbe risolvere i problemi che i lariani hanno avuto fra i pali in queste due stagioni di B (prima dell'avvento di Gomis che non poteva essere confermato), sempre che non risenta dell’ultima stagione, dove in rossoblù ha perso il duello con Martinez ma ai tempi del Chievo aveva fatto cose superbe. In mezzo, al posto di Fabregas, ritiratosi e passato a dirigere la Primavera lariana, si è deciso di utilizzare meglio un posto della ridotta lista degli Over con l’arrivo del danese Oliver Abildgaard, 27 anni, visto in Italia nel Verona ma passato anche da Rubin Kazan e Celtic Glasgow. E in mediana c’è anche l’ivoriano Ben Lhassine Kone, 23 anni, giunto dal Torino (Longo lo conosce bene): la scorsa stagione aveva fatto vedere ottime cose nel Frosinone ma era stato frenato da qualche problema fisico di troppo. Interessante anche l’arrivo del terzino destro Tommaso Cassandro, 23 anni, prelevato dal Lecce ma prima in B aveva convinto al Cittadella.

Come terzino sinistro invece, dal Sassuolo c’è Marco Sala, 24 anni e 119 presenze in B, nella scorsa stagione al Palermo. Cuore della difesa rafforzato con gli innesti di Federico Barba, 29 anni, fra i migliori della categoria (ma nell’ultima annata si è allineato al campionato negativo del Pisa) e del promettente Marco Curto, 24 anni, punto di forza del sorprendente Sudtirol di Bisoli. E davanti, potrebbe stupire il centravanti austriaco Marlon Moustapha, 22 anni, giunge dal Mainz con ottime referenze in un reparto dove è stato completato l’acquisto di Cerri dal Cagliari e che non dovrebbe perdere Cutrone (la cessione alla Samp sembra una boutade di mercato), ha invece offerte Gabrielloni (ma l’uomo che portò in B i lariani nel 2021 potrebbe tornare ancora utile). E non finisce qui perché in queste ore si sta definendo con l’Atalanta l’arrivo del trequartista Cortinovis, 22 anni, nella passata stagione fra Verona e Cosenza, beffati i rivali del Lecco che pensavano di averlo in tasca. Insomma, la carne al fuoco non manca.

La proprietà poi, vorrebbe vedere anche una squadra che giochi bene. E a Como, parte della critica sportiva, dubita che questo possa accadere con Longo. In realtà l’ex tecnico di Alessandria e Torino, quando portò in A il Frosinone nel 2018, mostrò una certa vena giochista. E come lui stesso ha spiegato a inizio annata, ci vogliono gli elementi giusti per farlo e poi nella scorsa stagione, quando è arrivato lui, la casa bruciava, bisognava risalire la classifica dal fondo, non c’era tempo per i colpi di tacco. La società gli sta dando un organico competitivo e una rosa profonda, ma per imporsi fra le migliori della B sarà anche importante il pieno recupero di Chajia, che prima di infortunarsi, quasi due anni fa, aveva mostrato numeri notevoli, da spacca-partite. E il modulo? Nell’ultimo test, contro il Pisa di Aquilani finito 1-1, Longo ha optato per il 4-3.-1-2 ma per l’esordio di Coppa Italia a Lecce (domenica 13 alle 21) si potrebbe vedere un Como col 4-4-2. E dal primo impegno ufficiale della stagione, contro una squadra di A, si potrà capire se tira davvero una buona aria a Como.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...