Como, la squadra dei multimiliardari Hartono vola verso la A: "Non se, ma quando"

Parola di Miwan Suwarso, il manager che segue passo dopo passo il club lariano di proprietà dei magnati indonesiani Hartono, titolari di un patrimonio complessivo di 47,9 miliardi di euro. E anche il progetto nuovo Sinigaglia sta avanzando
Como, la squadra dei multimiliardari Hartono vola verso la A: "Non se, ma quando"© LAPRESSE

A sette giornate dalla fine della stagione regolare in Serie B, il Como è secondo in classifica con 58 punti, sette in meno del Parma capolista, uno in più del Venezia, due più della Cremonese, sei più del Catanzaro. La lotta per la promozione diretta in Serie A è apertissima, ma la squadra lariana che lunedì ha sconfitto il Südtirol, è sempre più consapevole della propria forza. Le deriva anche dall'inviata e invidiabile solidità societaria, appartenendo alla proprietà più ricca dell'intero calcio italiano. Nella classifica che Forbes ha stilato in questi giorni, mettendo in fila le persone più ricche del mondo, brillano per il loro patrimonio i fratelli Hartono, magnati indonesiani da cinque anni proprietari del Calcio Como.

Chi sono i fratelli Hartono

La posizione n.71 è occupata da Robert Budi Hartono, 83 anni (patrimonio netto: 24,5 miliardi di euro). Sopravanza di cinque posizioni Michael Bambang Hartono, 84 anni (patrimonio netto: 23, 4 miliardi di euro). Lungimiranti investitori nella Central Asia Bank, a tutt'oggi fra i più grandi produttori indonesiani di sigarette aromatizzate ai chiodi di garofano, i fratelli Hartono sono anche i maggiori azionisti della Global Digital Niaga, titolare del gigante e-commerce Blibli. Si capisce perché Mirwan Suwarso, il manager indonesiano al quale è stata affidata la gestione del Progetto Calcio Como, al quotidiano La Provincia abbia dichiarato: "Posso dire che quando arrivammo qui, ormai cinque anni fa, la città era molto meno azzurra di adesso. Dunque ,è molto bello vedere la gente che va allo stadio con la maglia del Como, oppure vedere richiami alla squadra in giro per la città. Di questo siamo felici...Io sono un uomo d'affari e valuto l’andamento del business più che lle cose alle cose di campo. Non parlo di calcio, dal punto di vista tecnico. E, inoltre ho deciso di... non emozionarmi. Perché l’emozione è più faticosa e magari non ti fa leggere le cose con lucidità. Cerco di stare lontano dalle emozioni, anche se non è facile, perché questa avventura è molto coinvolgente. Comunque, per rispondere alla domanda, direi che la nostra filosofia è pianificare non “se” la squadra andrà in A, ma quando”.

La questione stadio

Annunciando la definizione del progetto stadio, l'uomo di fiducia degli Hartono ha speso parole importanti: "Il progetto messo a punto dalle aziende specializzate cui abbiamo affidato lo studio, è arrivato sul tavolo della proprietà. Manca il passaggio, formale ma fondamentale, delle firme. Dopo di che, una volta approvato il progetto dalla famiglia Hartono, saremo pronti per presentarlo al sindaco Rapinese. Credo che per la fine del mese potremmo essere pronti per presentarci negli uffici del Comune. Dall’inizio dei lavori, secondo me potremmo farcela in un anno di lavoro. Al netto delle lungaggini legate a permessi, eccetera".

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