Coda, quella partita a Palermo
Memorabile la prima sconfitta che raccolse il Genoa nella scorsa stagione, a Palermo, con Blessin, prima del salvifico arrivo di Gilardino. Quella sera al Barbera, Coda era costretto a giocare da uomo assist per Ekuban: lo faceva bene, perché Coda sa giocare anche per i compagni. Metteva due volte Ekuban davanti al portiere ma l’italo-ghanese, 3 gol al Genoa giocandovi dal 2021, sprecava clamorosamente. Già a gennaio, Coda poteva lasciare il Genoa, da mesi dunque si sapeva che era destinato a tornare a “casa sua”, la Serie B. Perché come lui stesso ha più volte ripetuto, «meglio essere il numero 1 in B che uno dei tanti in A». E probabilmente solo la Cremonese di Arvedi poteva aggiudicarselo in prestito, visto il contratto stellare (per la B) che lega Coda al Genoa fino al 2025.
L'importanza di Stroppa e il 3-1 al Como
In grigiorosso, il re dei bomber della B, funzionava anche quando la squadra, a inizio stagione, balbettava con Ballardini in panchina. Dall’avvento di Stroppa, la Cremonese ha raccolto 7 punti in 4 gare che hanno permesso di riagganciare la zona playoff. Molto convincente l’ultima uscita, il 3-1 a Como, in cui i grigiorossi hanno messo sotto quella che pareva la squadra più in forma della B. E i due gol di Coda al Sinigaglia, lasciano intendere che questa Cremonese, con un bomber così smagliante, possa ancora risalire e chissà, magari lottare per la A diretta che ad oggi dista 6 punti.