Con Stroppa è una Cremonese da Serie A

I grigiorossi hanno ormai un passo da promozione con 4 vittorie nelle ultime 5 uscite. La squadra ha il miglior rendimento esterno dove non ha mai perso: può inserirsi nella lotta per la A diretta
Con Stroppa è una Cremonese da Serie A© LAPRESSE

TORINO - Con Giovanni Stroppa in panchina, la Cremonese è in clamorosa risalita, ha ormai un passo da A diretta. Dopo il successo di Brescia (0-3) nell’ultimo turno prima della sosta, i grigiorossi si sono sistemati al 4° posto con 22 punti, a -1 dal Palermo terzo e a -5 dal Venezia secondo, cioé dalla zona Serie A diretta. Nelle ultime 5 partite, la Cremonese ne ha vinte quattro, perdendo solo in casa col Sudtirol (su sfortunata autorete). Nessuno ha un passo simile nelle ultime giornate.

Complessivamente, Stroppa sta tenendo una media di 2 punti spaccati a partita (16 in 8 gare), i grigiorossi sono ancora attardati in classifica soltanto perché con Ballardini, che aveva iniziato la stagione, erano arrivati 6 punti in 5 gare (media 1.20). Non solo: la Cremonese ha il miglior rendimento esterno di tutta la B: nessuna sconfitta, 5 vittorie e 1 pari. E il tabù dello Zini, nel frattempo, è stato superato: alla penultima uscita, la Cremonese ha rifilato tre gol in casa allo Spezia, era il maggior problema da superare perché non si può fare un campionato di vertice senza imporsi nel proprio stadio. E Stroppa, che ha già portato in Serie A Crotone e Monza, sta facendo un lavoro egregio anche sul piano tattico. Certo, la squadra dispone di grandi valori, un attacco che vanta Coda e Okereke nessuno può schierarlo in B.

L’ex Genoa è già capocannoniere della B con 9 gol in 11 uscite, cioé è tornato ai suoi livelli migliori, quelli del biennio a Lecce, 42 gol in due stagioni (20+22). Il nigeriano - uno che in carriera ha fatto anche la Champions - è a due, ma soltanto da due mesi è tornato a giocare, dopo aver passato tutta l’estate fuori dal gruppo-squadra, ad aspettare invano una cessione che non si è mai concretizzata. Per non parlare della classe infinita del Mudo Vazquez, che dove lo metti, gioca. O di un acquisto prezioso per la mediana come quello di Collocolo, investimento azzeccato (lo volevano anche in A). Poi c’è il tocco di Stroppa che nel suo 3-5-2 t’inventa Zanimacchia quinto di centrocampo, a interpretare il ruolo come faceva nel Monza il fondamentale D’Alessandro, altra punta che Stroppa, arretrandola, l’aveva resa più pericolosa, fu un giocatore decisivo alla fine per la salita in A del Monza.

Peccato solo per il brutto l’infortunio al portiere Sarr che di fatto ha chiuso in anticipo la stagione. Lo sostituirà Jungdal, danese 21enne nato a Singapore: aveva già giocato in Coppa Italia contro il Cittadella e ha esordito in B senza incassare gol nella vittoria di domenica scorsa a Brescia. Passato dalla Primavera del Milan, Jungdal è tutto da scoprire ma se coglie al meglio l’occasione - e i mezzi potrebbe averceli - magari al mercato di gennaio non sarà necessario cercare un altro titolare. Ma chissà come ci arriverà la Cremonese alla pausa invernale, dopo l’ultima gara del girone d'andata che si gioca il giorno di Santo Stefano. Intanto, alla ripresa, sbarcherà quel Lecco che dall’arrivo di Bonazzoli in panchina sta facendo grandi cose, ha appena battuto la capolista Parma e in trasferta ha saputo imporsi a Pisa e Palermo. Per i grigiorossi sembra il test ideale per dimostrare che la musica, anche allo Zini, è definitivamente cambiata.

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