Empoli, Marino: "Mi piace il gioco del Venezia. Serve ritrovare la condizione"

Il tecnico dei toscani: "E' inutile attaccarsi agli errori arbitrali, pensiamo invece a far aumentare gli episodi favorevoli per noi. Voglio rivedere lo spirito e la ferocia nel pre-covid"
Empoli, Marino: "Mi piace il gioco del Venezia. Serve ritrovare la condizione"© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

EMPOLI - Impegnato domani contro il Venezia in trasferta, il tecnico dell'Empoli Pasquale Marino ha presentato così il prossimo impegno dei suoi ragazzi in conferenza stampa: "Siamo in rodaggio come quasi tutte le squadre, molte delle mie scelte dipendono dalle caratteristiche dei giocatori: non siamo in ritardo di condizione solo con gli attaccanti, abbiamo una manovra non ancora veloce da migliorare. E' inutile attaccarsi agli errori arbitrali, pensiamo invece a far aumentare gli episodi favorevoli per noi. La pausa ha influito molto, dobbiamo ritrovare la condizione che avevamo prima della sosta e che ora non abbiamo, e quindi dobbiamo ritrovare quello spirito e quella ferocia vista prima dello stop". Da una gara all'altra i toscani hanno cambiato ben 8 effettivi: "Con le partite ravvicinate si devono valutare molte cose, alle volte si devono compiere tanti cambi di formazione".

"Dobbiamo mettere in campo sacrificio, fame e voglia"

Marino parla poi dell'incontro tra squadra e dirigenza dopo Pescara: "Quando le prestazioni sono al di sotto di quello che ci si aspetta, è normale che la società - e la nostra è molto organizzata - abbia pretese: è un dare e un avere. I confronti per stimolare una reazione che ci deve essere sono normali, non dobbiamo andare in campo per ottenere il punticino, siamo una squadra costruita per un campionato di vertice. Ora pensiamo a fare più punti possibile da qui alla fine, senza pensare a farli per la salvezza, sarebbe folle pensare a questo quando abbiamo sfiorato la zona playoff". Chiusura sugli arancioneroverdi, avversari domani: "Mi piace molto il gioco del Venezia, ha un'identità ben precisa. Sappiamo di affrontare un avversario difficile, sono partiti meglio rispetto a noi perché hanno fatto parecchi punti, ma tutto dipende da noi e dal nostro approccio al match: se questo sarà messo in pratica, abbiamo le qualità per fare bene. Il massimo lo si raccoglie mettendo in campo sacrificio, fame e voglia: se mancano questi fattori non si sfruttano nemmeno le abilità tecniche".

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