Il Palermo getta la maschera: i playoff, come minimo

All'ultima uscita, nella larga vittoria in rimonta sul Modena, i siciliani hanno dimostrato di essere competitivi pure senza il leader Brunori, anche perché la società ha fatto un gran mercato a gennaio. Alla ripresa, che "spareggio" a Parma
Il Palermo getta la maschera: i playoff, come minimo© www.imagephotoagency.it

TORINO - Nel giorno in cui mancava il suo giocatore cardine, ottiene il successo più ampio e riconquista la zona playoff. Venerdì scorso, nell’anticipo della 30ª giornata, il Palermo ha vinto 5-2 in rimonta sul Modena, giocando per la prima volta senza bomber Brunori, presente nelle precedenti 79 partite dei rosanero. E ne è uscita una vittoria dove sono andati a segno cinque giocatori diversi, di cui tre - Tutino, Verre e Aurelio - acquisti di gennaio, a dimostrazione che il Football City Group, all’ultima finestra di mercato ha saputo muoversi meglio di tutti, probabilmente. Una vittoria pesantissima anche perché consentirà alla squadra di Corini di andare alla ripresa, in casa del Parma, stando davanti agli emiliani, che proprio nell’ultimo turno sono stati scalzato dalla zona playoff e ora inseguono i siciliani a un punto. Successo che può segnare anche il cambio di passo dei rosanero, che prima venivano da quattro pareggi di fila. Del resto, il Palermo già dall’estate aveva allestito una squadra assai competitiva, capace di fare parecchi punti con le big e se oggi è solo all’ottavo posto è perché ha buttato via troppe partite con le cosiddette piccole. Fin da inizio stagione il Palermo ha scelto di correre a fari spenti, di non parlare di promozione o playoff, smentito però dall’importanza degli acquisti fatti già dopo la promozione dello scorso giugno dalla C. In tal senso va letto anche l’acquisto dell’estate di Luca Vido, finora un po’ troppo trascurato ma che venerdì è andato a firmare il pokerissimo procurandosi e segnando il rigore finale. Perché il successo sul Modena ha dimostrato che il Palermo non dipende solo dalla vena di Brunori ma che ha risorse importanti, valorizzarle al meglio nelle ultime otto giornate vuol dire avere gli elementi giusti per il rush finale del campionato. A iniziare da Tutino: se torna ad essere l’attaccante che due stagioni fa portava in A a suon di gol la Salernitana, la concorrenza per la A deve iniziare a preoccuparsi. Ma anche l’arrivo di Verre è importante per dare più consistenza ed esperienza alla mediana di Corini, oltre a qualche gol extra in più. Ma attenzione anche alla crescita di Giuseppe Aurelio, 23 anni, virtuoso investimento del Palermo, prelevato a gennaio in C dal Pontedera, dove nella prima parte della stagione aveva raccolto 23 presenze, 4 gol e 7 assist. Venerdì, alla sua terza uscita nella categoria, ha segnato il suo primo gol in B, dimostrando di essere un ottimo interprete sulla fascia sinistra. Nel suo ruolo, il Palermo a gennaio s’era cautelato prelevando anche Masciangelo dal Benevento, 26 anni, elemento d’affidamento per la categoria che sulla carta poteva essere titolare ma ora Corini ha puntato su Aurelio e la scelta sembra destinata a pagare non poco. Al resto ci può pensare il gran pubblico del Barbera, in B numericamente secondo per presenze medie solo a quello di Bari e Genoa. Certo, in stagione Corini ha vissuto diversi momenti non semplici e non sempre la squadra s’è espressa secondo le sue alte potenzialità, risultando fra le neo-promosse seconda a Sudtirol e Bari e meglio solo del Modena. Però, se adesso si punta dichiaratamente ai playoff e la squadra è in ritiro in Spagna per preparare al meglio lo sprint finale, è perché adesso c’è consapevolezza dei propri mezzi. Il futuro è (dei) rosanero e sempre andrà ringraziato l’imprenditore-tifoso Dario Mirri: lui raccolse in Serie D le macerie lasciate dall’esclusione del club dal professionismo al termine del ciclo di Zamparini. E sempre lui ha dato, nell’estate scorsa, al Palermo un radioso avvenire facendo convergere in Sicilia i denari di un colosso come Football City Group. Per la A insomma, basta avere un po’ di pazienza, anche se ci si proverà già quest'anno.

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