Il Palermo può diventare la squadra da battere

I siciliani si stanno aggiudicando l'oscar del mercato con acquisti che possono fare la differenza. In città cresce l'etusiasmo, fra un mese Corini potrebbe avere a disposizione la rosa più competitiva della B
Il Palermo può diventare la squadra da battere© FOTO MOSCA

TORINO - Certo, non è il momento per trarre conclusioni. Ma a Palermo sembra esserci il clima giusto, quello che poi fa da base per una stagione memorabile. Il mercato scoppiettante che sta facendo il City Group per la squadra siciliana, sta portando grande entusiasmo intorno ai rosanero. Basta guardare il termometro degli abbonamenti. I primi a crederci sono proprio i tifosi, le tessere staccate veleggiano già verso le settemila. E fra gli addetti ai lavori una frase inizia a circolare con insistenza: occhio al Palermo. Perché i colpi finora conclusi sono un giusto mix fra una serie di elementi che sanno cosa vuol dire vincere la B (Lucioni, Ceccaroni, Insigne, Mancuso) uniti a giovani in rampa di lancio, prelevati dalla C con spese milionarie (Vasic e Desplanches). E non finisce qui, di fatto lo ha confermato lo stesso allenatore, Eugenio Corini, alla fine del mercato il Palermo sarà uno squadrone. O, addirittura, la squadra da battere? Ai nastri di partenza nella lotta per la A diretta, finora si fanno soprattutto i nomi di Sampdoria e Parma, qualcuno cita anche Cremonese e Spezia, meno consensi per il Bari, alle prese con una rifondazione non semplice, dovendo sostituire tutti gli elementi di spicco della scorsa stagione. Poi, a tener viva la tradizione della squadra capace di fare in due anni il salto dalla C alla A, potrebbe esserci il Catanzaro, sbarcato dalla Lega Pro a suon di record. E anche il Venezia va guardato con rispetto (se non venderà Pohjanpalo).Nell’attesa però, il Palermo si sta aggiudicando l’oscar del mercato, il prossimo colpo potrebbe essere il terzino Frabotta (sorpassata la Samp) che dopo Lucioni e Insigne sarebbe il terzo elemento proveniente da quel Frosinone che la scorsa stagione ha dominato la B. Ma attenzione anche alla mezzala Collocolo: l’Ascoli sperava di fare una buona plusvalenza e di piazzarlo in A, ma potrebbe finire come un anno fa per Saric, non venduto dai marchigiani nella massima serie come si sperava e alla fine ceduto proprio ai rosanero. Anche perché la base da cui si parte, era già di alto livello. E’ vero, il Palermo versione 2022/23 non è riuscito a fare i playoff per la sciagurata partita dell’ultima giornata, il 2-2 interno col Brescia. Ma era comunque una squadra che aveva messo in difficoltà - e spesso battuto - tutte le squadre più forti della B, salvo poi buttarsi via con le cosiddette piccole. Chissà, un verdetto potrebbe arrivare già dalla prima giornata, quando al Barbera il Palermo ospiterà il Bari, sarà la sfida di cartello del turno d’esordio e proporrà la sfida fra le due regine del Sud. A giudicare da quel che sta dicendo il mercato, quel giorno, potrebbe esserci anche un passaggio di consegne fra le due squadre, col Palermo pronto a raccogliere il testimone dal Bari e lanciarsi in un campionato di vertice per riportare i rosanero in quella Serie A che manca dal 2017. Potremmo vederne delle belle, attenti dunque al Palermo di Corini.

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