Palermo, ora Corini può conquistare tutti

Il tecnico ha fatto da capro espiatorio nei momenti più difficili dei siciliani ma dopo la pazzesca vittoria sulla Cremonese può cambiare il suo complicato rapporto con la piazza, anche perché la promozione diretta è ancoca assolutamente scalabile
Palermo, ora Corini può conquistare tutti© LAPRESSE/Isolino

TORINO -  Toh, si è detto e scritto di tutto del Palermo di Corini che per diversi turni del girone d’andata ha navigato in acque tempestose. Poi si arriva al giro di boa del campionato e si scopre che i siciliani sono a soli tre punti dalla zona A diretta, cioé da Venezia e Como, al secondo posto con 35 punti. Tutto ancora aperto insomma, bisognerebbe ricordarsi di più che la B concede grandi resurrezioni in classifica e quando si tornerà in campo intorno a metà gennaio dopo quasi una ventina di giorni di stop, può ancora succedere veramente di tutto, anche perché la lunga sosta rimescola talvolta le carte. E alla ripresa, il gruppo di Corini, ha la possibilità di mettere subito le cose a posto. Il Palermo sabato 13 gennaio, fischio d’inizio alle 14, è di scena al Tombolato, tana di un Cittadella che a sorpresa ha chiuso il girone d’andata un punto sopra i siciliani. Ma i problemi che ha avuto finora il Palermo, sono soprattutto arrivati dalla gare interne, fuori casa il rendimento è da promozione diretta. Però al Barbera in questa stagione hanno vinto Cosenza, Lecco, lo stesso Cittadella e il Catanzaro. In trasferta invece, la squadra di Corini ha vinto a Venezia, per dirne una su tutte. Dunque sabato al Tombolato il Palermo insegue la svolta definitiva. Battere il Cittadella vorrebbe dire superarlo in classifica e rimettere a tutti gli effetti nel mirino la promozione diretta, magari aspettando buone nuove da Venezia e Como, entrambe impegnate in casa contro le liguri Samp e Spezia. Ma soprattutto, iniziare bene il girone di ritorno vorrebbe dire dare continuità alle ultime prove del girone d’andata, fino alla pazzesca partita di Santo Stefano, con quella vittoria in extremis e in rimonta per 3-2 sulla quotata Cremonese che ha creato tutto un altro rapporto fra la piazza e Corini. A un anno e mezzo dal suo insediamento, quel successo chiave sui grigiorossi potrebbe aver creato il feeling che mancava con la tifoseria che, nonostante gli importanti trascorsi da giocatore coi siciliani di Corini, mai era sbocciato. Così il tecnico di Bagnolo Mella ha trascorso gran parte del girone d’andata a fare da parafulmine, o meglio, capro espiatorio per ogni rovescio. Ma dal 13 gennaio può iniziare tutta un’altra storia, per Corini e per il Palermo perché la classifica dice che la A diretta è ancora assolutamente scalabile.

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