Buffon: "Allegri sa come risollevare la Juve"

Le parole dell'ex portiere bianconero: "Chiellini e Bonucci non sono sorprese, sono punti di riferimento"
Buffon: "Allegri sa come risollevare la Juve"© ANSA

PARMA - "Penso che la Juve, come squadra, abbia tutte le carte in regola per tornare a vincere lo scudetto. Sullo scorso anno si parla spesso di delusione nonostante la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa. Le aspettative però erano altre e così è rimasta addosso questa sensazione di delusione. Adesso ad Allegri chiederanno di vincere lo scudetto e nessuno come lui sa cosa serve alla Juve per risollevarsi”. Lo ha dichiarato Gianluigi Buffon ai microfoni di Sky Sport. L'ex portiere della Juventus ha lasciato i bianconeri per tornare al Parma.

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Le parole di Buffon sull'Italia

Poi, sulla nazionale italiana: “Chiellini e Bonucci non sono sorprese, sono punti di riferimento. Ogni Nazionale che si rispetti ha bisogno dell’esperienza, della solidità e della certezza di alcuni giocatori. Detto che per me Verratti è un campione e Jorginho è un calciatore di altissimo livello, le sorprese sono state senza dubbio Chiesa e Donnarumma. Dov'è che Mancini ha fatto veramente la differenza? Secondo me l'ha fatta puntando sulla conoscenza di tanti giocatori giovani che magari avevano militato nelle nazionali giovanili e non erano ancora conosciuti al grande pubblico. Inoltre con la serenità e la chiarezza di idee che ha dato da subito. Ha trasmesso serenità a un gruppo che veniva da delle delusioni cocenti. Poi ha avuto un'idea tattica, sfruttando le qualità dei ragazzi, e l'ha portata fino in fondo. Nella gestione è stato eccezionale". Poi, ancora su Donnarumma: "Secondo me può essere sicuramente da Pallone d’Oro. Per le qualità che ha e per quello che ha fatto vedere, Gigione deve puntare al Pallone d’Oro. Stai parlando con uno al quale a 18 anni avevano detto: 'Si dice che potresti essere il secondo portiere più forte della storia dopo Yashin'. Io avevo risposto: 'Ma perché il secondo dopo Yashin? Chi ha detto che non posso essere il più forte?'. Quando sei giovane l'obiettivo deve essere quello di non accontentarsi e puntare sempre al massimo. Gigio deve fare sicuramente questo".

Buffon sul Parma

"Alla mia età il dubbio di essere un portiere performante o meno non ce l'ho. Ho la certezza di poter fare bene fino ai prossimi quattro o cinque anni perché mi sento bene e ho acquisito un'esperienza che non mi fa avere dubbi sulle prestazioni. I dubbi li puoi nutrire nel momento in cui non hai le motivazioni giuste o non fai la scelta che riesce a scaldarti il cuore e l'anima come dovrebbe. In quel caso, a una certa età, rischi di fare delle brutte figure. Ma questo non è quello che ho pensato quando ho scelto Parma perché secondo me Parma ha le caratteristiche giuste per poter affrontare e cercare di vincere anche quest'ultima sfida" ha dichiarato Buffon sul suo ritorno al Parma.

Buffon su Maresca

Poi, le prime sensazioni su Maresca: "Le prime sensazioni sono molto buone e convincenti. Io credo che ogni allenatore cerca sempre di portare le proprie idee, che spesso e volentieri sono diverse dal canonico. Ma la vera differenza è come si riesce a trasmettere queste idee e come si riesce a farle recepire alla squadra. In questo mi sembra che Maresca abbia un qualcosa di differente che fa breccia immediatamente nella testa dei giocatori e questo è determinante".

L'esperienza in B con la Juventus

"Se mi ricordo il campionato in B con la Juve? Me lo ricordo e mi ricordo anche che non è stata una passeggiata di salute. Inizialmente incontrammo qualche problemino, poi nel lungo periodo siamo riusciti a consolidare una certa leadership e a quel punto anche le altre squadre ti affrontano in maniera differente. Il girone di andata sarà determinante per mostrare di che pasta siamo fatti e dove vogliamo arrivare" ha detto il portiere, ricordando l'esperienza con la Juve in Serie B.

Buffon e il prossimo campionato di Serie A

Infine, Buffon si è soffermato sul prossimo campionato di Serie A, caratterizzato dal ritorno in panchina di allenatori come Mourinho, Allegri, Spalletti e Sarri: "Mi sarebbe piaciuto vedere anche Conte in questo pentolone. Sarebbe diventato un campionato esplosivo. Invece non c'è più e mi dispiace. Sarà un campionato che farà parlare di sé, in campo e anche fuori. Questo fa sì che la nostra Serie A diventi più interessante e ritorni sotto i riflettori: questi personaggi hanno un carisma talmente spiccato che non possono che far bene al nostro campionato".

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