Parma: «Noi in buona fede, avvisati tempestivamente gli organi federali»

Lo slittamento dei versamenti per la trattenuta Irpef può portare punti di penalizzazione
Parma: «Noi in buona fede, avvisati tempestivamente gli organi federali»© LAPRESSE

TORINO - La Commissione che vigila sui bilanci calcistici ha riscontrato che «all'esito delle verifiche effettuate dall'Ufficio federale preposto al supporto delle attività degli organi di controllo, la Parma Calcio 1913 Srl non ha provveduto, entro il termine del 16 marzo 2023, al versamento delle ritenute Irpef relative alla mensilità di febbraio 2023». Il club spiega tutto in un comunicato: «Il ritardo è relativo a una scadenza federale che, a differenza di tutti gli altri mesi, per il solo termine di marzo è anticipata rispetto a quella fiscale, elemento che ha creato un disallineamento. A testimonianza dell’assoluta buona fede, il Club, nel momento in cui ha realizzato l’inconveniente, ha tempestivamente informato gli organi federali e ha immediatamente assolto ai propri obblighi, versando quanto dovuto con solo quattordici giorni di ritardo. La Società disponeva di risorse finanziarie adeguate a far fronte all’adempimento, il cui ammontare è pari al 2% del totale degli impegni salariali stagionali a cui il Club adempie puntualmente ogni mese e, di conseguenza, non aveva alcun vantaggio a ritardare il versamento. In attesa degli esiti del procedimento, il Club conferma il proprio impegno per il raggiungimento degli obiettivi sportivi stagionali e dell’intero progetto societario di medio lungo periodo intrapreso dalla proprietà».

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