Il Parma: mai stato così forte in B

Con 13 punti su 15, Pecchia ha realizzato la miglior partenza nella storia degli emiliani nella seconda serie. Una squadra che ha le carte in regola per dominare il campionato
Il Parma: mai stato così forte in B© LAPRESSE

TORINO - Il Parma che comanda la B, dopo aver raccolto 13 punti su 15, ha realizzato la miglior partenza della sua storia nella seconda serie. E potremmo solo essere all’inizio di un dominio che potrebbe snodarsi per tutto il torneo. Questo almeno ha detto il clamoroso 0-5 che il Parma ha inflitto domenica scorsa al Catanzaro a casa sua, coi calabresi che prima della partita avevano gli stessi punti degli emiliani. Risultato ineccepibile: i padroni di casa hanno provato a pungere nei primi minuti ma dopo il primo gol, addio, la superiorità degli emiliani, atletica prima ancora che tecnica, è stata totale. Questo perché il Parma è di fatto una squadra di A che vive la sua terza stagione di fila in B. E più passano le giornate, più ci si rende conto come per il club di Krause sia stato fondamentale a inizio stagione convincere Pecchia a restare in panchina. L’ex vice di Benitez, dopo la delusione per la A sfumata in semifinale playoff con Cagliari, aveva seriamente pensato di lasciare, faticava a metabolizzare quella delusione. Ma a Parma anche i sassi sapevano che solo lui poteva far crescere la squadra che sotto la sua guida era tornata a primeggiare dopo due stagioni fallimentari (prima la retrocessione, poi il primo anno di B chiuso al 12° posto senza mai lottare nemmeno per i playoff, nonostante la squadra fosse considerata a inizio stagione la prima favorita). Convinto Pecchia (a cui è stato prolungato anche il contratto fino al 2025), il resto è venuto da sé. I gioielli di famiglia, a iniziare da Bernabé e Benedyczak, pur avendo qualche offerta, non sono stati ceduti. E invece sono arrivati giocatori-chiave come Partipilo, Colak, Begic e Di Chiara che hanno completato al meglio l’organico. Anche se, nel trionfo di Catanzaro, la formazione iniziale era composta solo da giocatori che erano già in rosa almeno dalla passata stagione. A dimostrazione che confermare Pecchia, voleva dire sviluppare il tanto di buono fatto vedere nella scorsa annata. Dove di fatto, era mancata soprattutto una certa continuità nei risultati, trovata solo negli ultimi mesi dello scorso campionato. Ora, anche quell’ultimo problema sembra superato. Certo, servono conferme e il calendario da qui alla prossima sosta sembra fatto a posta per verificare la forza reale del Parma. Si parte domenica, fischio d’inizio alle 16.15, ospitando al Tardini la SamPirlo che ha non pochi problemi (ma che in trasferta è imbattuta), comunque vada sarà una festa, le due tifoserie sono gemellate e da Genova arriveranno in seimila. Poi, nel successivo turno infrasettimanale, il 27 settembre il Parma sarà di scena ancora in casa, stavolta arriverà il Bari, al momento con zero sconfitte, la squadra che sta pareggiando di più (7 punti con una vittoria e 4 pari). Quindi i Pecchia’s boys il 1° ottobre saranno di scena in casa della Cremonese, appena passata da Ballardini a Stroppa. Il ciclo si chiude in bellezza  il 7, ci sarà quello che si annuncia come il braccio di ferro fra le prime due forze della B, Venezia-Parma. Insomma, quattro partite di livello. Se la capolista emiliana supera questo mini-ciclo a pieni voti, considerato che sono anche scontri diretti reali o teorici, Pecchia potrebbe già mettere le mani sul campionato.

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