Il Pisa di D'Angelo, pazzesca risalita

Col ritorno dello storico allenatore, i nerazzurri hanno rimontato 9 posizioni e hanno una media punti (1.85) da playoff. Gliozzi e Marutan: grandi colpi
Il Pisa di D'Angelo, pazzesca risalita© /Ag. Aldo Liverani Sas

TORINO - La classifica non inganni: il Pisa è vivo e vegeto, solo per sbaglio occupa l’11ª posizione, è ancora un retaggio del pessimo avvio di stagione quando, sotto la gestione di Rolando Maran, i nerazzurri misero insieme solo quei 2 punti in 6 partite che si stanno ancora scontando. Poi, dal ritorno a furor di popolo del timoniere Luca D’Angelo, è tutta un’altra storia: il Pisa non ha più perso, ha rimontato 9 posizioni, e con la sua guida viaggia a una media punti da alta quota, 1.85 a gara. Ciò vuol dire che, mantenendo questo passo, il Pisa chiuderebbe il campionato facendo altri 46 punti abbondanti. Che sommati ai 15 attuali, varrebbero, con ogni probabilità, il raggiungimento dei playoff. E a questo tutta la piazza guarda, anche se la classifica dice che i toscani sono soltanto un punto sopra alla zona playout e a -5 da quella playoff. Ma l’importante è aver scacciato i fantasmi d’inizio stagione quando si temeva che l’annata potesse essere compromessa, dopo un avvio di campionato che metteva i brividi. In realtà, i valori nella squadra nerazzurra ci sono tutti, si doveva solo trovare qualcuno che fosse capace di tirarli fuori. Tant’è che ora suonano sballati certi giudizi espressi quando le cose non giravano al meglio, coi quali si stroncava un mercato estivo che invece ha portato a Pisa elementi che possono fare la differenza. Due nomi su tutti: l’attaccante Ettore Gliozzi, 27 anni, già 5 gol (e un assist) in stagione, giunto l’ultimo giorno di mercato da un Como che forse ora lo sta rimpiangendo. Gliozzi, già coi lariani, aveva buoni numeri nella passata stagione, nonostante partisse alle spalle di Cerri e La Gumina, ma si poteva intuire che fosse in rampa di lancio, che avesse concluso il suo praticantato in B e fosse pronto alla consacrazione. Bravo il Pisa che ha creduto in lui e ora può farne una punta di primo piano in B. Ma l’elemento che più sta incantando negli ultimi tempi è il trequartista rumeno Olimpiu Morutan, 23 anni, giunto dal Galatasaray, 4 gol e 3 assist finora. Con D’Angelo, gioca prevalentemente da ala destra con libertà d’inventare perché coi piedi fa quello che vuole: da vedere e rivedere i 2 gol che ha segnato nel 3-1 al Cosenza, due turni fa. Poi è andato a segno anche sabato scorso nell’1-1 di Cagliari, è il suo momento insomma, tanto da far maledire la sosta perché in questo momento il ragazzo è l’uomo in più di D’Angelo, per tecnica e inventiva forse il giocatore più dotato della B. Ma tutto il mercato estivo del Pisa va rivisto al rialzo. La difesa è il reparto che è stato più ritoccato: Calabresi e Barba hanno pochi eguali in B, Canestrelli è in crescita, il rumeno Rus ha superato le difficoltà iniziali, il giovane Esteves è un potenziale talento finora frenato da problemi fisici che gli hanno levato continuità, Jureskin avrebbe doti non comuni. Aggiungiamo poi, a centrocampo, il ritorno ad alti livelli di Touré e in avanti un Torregrossa galvanizzato dalla convocazione per il Venezuela che l’ha trasformato in un oriundo alla Lapadula e si sa quanto abbia giovato alla carriera del bomber del Cagliari essere diventato una star del Perù, tant’è che Torregrossa ha bagnato il suo esordio coi venezuelani segnando subito. E non dimentichiamoci di quella bella ala sinistra che è Matteo Tramoni, 22 anni, investimento importante prelevato dal Cagliari, assai rimpianto a Brescia, dove nella passata stagione aveva iniziato a mostrare il suo talento. Insomma, occhio al Pisa, che alla ripresa di sabato 26 avrà un bell’esame ospitando quella Ternana che, dopo essere andata in testa da sola, non ha più vinto ed è reduce da tre 0-0 di fila. Certo, un anno fa, il Pisa lottava per la A diretta ma dopo il calo nella seconda parte della stagione, perdeva la A nella beffarda finale playoff col Monza. Quella delusione partorì l’improvvido allontanamento di D’Angelo a giugno. Ma anche un mercato importante e di prospettiva, che richiedeva e richiede ancora pazienza. Se ne riparla a fine stagione, per vedere dove il Pisa saprà arrivare.

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