Pisa: lunedì il nuovo allenatore

Knaster vorrebbe Pirlo che però temporeggia. Il neo ds Kolarov gli proporrà Di Francesco, suo ex tecnico. Le piste Aquilani, De Rossi e Nuno Campos. Ma può spuntare Stankovic
Pisa: lunedì il nuovo allenatore© LAPRESSE

TORINO - Lunedì, o al massimo martedì, arriverà il nome del nuovo allenatore del Pisa che rileverà l’esonerato Luca D’Angelo, autentico totem della storia recente dei nerazzurri pisani, esonerato a fine campionato dopo aver mancato i playoff. Come successo per la scelta del nuovo ds, l’ex difensore Alexandar Kolarov, l’ultima parola sull’allenatore del Pisa l’avrà Alexander Knaster, l’imprenditore britannico, naturalizzato statunitense ma nato a Mosca 64 anni fa, che controlla il club toscano dal gennaio 2021, quando acquistò il 75% delle quote societarie. Il metodo è questo: gli si sottopone una rosa di nomi, lui sceglie. E’ successo pure con lo stesso Kolarov che faceva parte di una cerchia che comprendeva anche Carlalberto Ludi (dg del Como) e Luciano Zavagno (ex osservatore e talent scout per il Football City Group, fresco ds). Accadde anche un anno fa, quando dopo il precedente esonero di Luca ‘D’Angelo, la scelta di Knaster cadde su Maran, decisione sfortunata, per usare un eufemismo. Per il nuovo allenatore, la cerchia dei nomi comprenderà Eusebio Di Francesco, colui che portò la Roma in semifinale di Champions, in cerca di rilancio dopo i flop ed esoneri in serie collezionati per Sampdoria, Cagliari e Verona. E la piazza pisana, memore di ciò, vive l’eventuale scelta incrociando le dita, si teme tanto un Maran-bis. Fra i papabili che potrebbero entrare nella cerchia di nomi da sottoporre a Knaster, ci potrebbe essere Alberto Aquilani, onusto di gloria per i risultati raggiunti con la Primavera della Fiorentina e destinato al grande passo su una panchina di prima squadra. Anche su di lui però, qualche riserva c’è: proporre alla piazza un tecnico targato Viola,  è un po' come prenderlo dall’odiatissima rivale Livorno. Il nome di Andrea Pirlo circola da tempo e pare che a Knaster piaccia parecchio. Ma si ha la sensazione che l’ex tecnico di Juve e Karagumruk aspetti qualcosa di più prestigioso. I nomi di De Rossi, Venturato e Diana sembrano avere poche possibilità, anche se sul primo si potrebbe fare qualche ragionamento. L’ultimo nome a spuntare è quello del portoghese Nuno Campos, ex centrocampista, per 15 anni assistente di Paulo Fonseca, da primo allenatore reduce da un esonero nel 2021 dopo sei partite al Santa Clara (A portoghese) e a una successiva esperienza infelice al Tondela, culminata con la retrocessione, ovviamente il nome lascia piuttosto perplessa la piazza. Insomma, anche se formalmente entrerà in carica solo il 1° luglio, per Kolarov (che ha rilevato l’esonerato Claudio Chiellini), il lavoro non manca. Intanto però, chi fra il clan pisano ha avuto modo di conoscere l’ex difensore di Lazio, Manchester City, Roma e Inter, inizia ad apprezzarlo: Kolarov sta facendo un buona impressione, persona molto concreta, si dice di lui. E chissà che, dopo aver agganciato Di Francesco, suo allenatore ai tempi della Roma, possa proporre a Knaster una figura
come Dejan Stankovic, serbo come lui, che ha appena concluso la sua esperienza alla Sampdoria e a cui non dispiacerebbe continuare ad allenare in Italia. Si cerca insomma un nome importante ma che dia anche garanzie. Il problema - nonostante Knaster paghi non poco - è convincere ad accettare una squadra che ha chiuso all’11° posto e che non sarà semplice riportare ai vertici della B, dopo il 3° posto del 2022 e la successiva sfortunata sconfitta contro il Monza nella finale playoff. E non va dimenticato che il Pisa ha a libro paga già due allenatori per ancora un anno: Luca D’Angelo (che se però trova chi gli fa un biennale allettante si sistema a breve) e Rolando Maran. Quest’ultimo, fra Genoa e Pisa, rimarrà sotto contratto, ininterrottamente, dall’agosto 2020 al giugno 2024, pur andando in panchina, fra i due club, per circa 7 mesi, visti i rapidi esoneri rimediati in entrambe le piazze. Nonostante i due flop, c’è chi lo invidia.

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