Aquilani a Pisa: non è mai troppo tardi

Con 7 punti conquistati nelle ultime 3 uscite, l'ex centrocampista, al debutto da allenatore nel professionismo, è in lizza per ii playoff. Servirebbe un risultato eclatante per svoltare del tutto e nel prossimo turno c'è la trasferta di Como
Aquilani a Pisa: non è mai troppo tardi© LAPRESSE

TORINO - Un tosto praticantato, quello che sta battezzando Alberto Aquilani come allenatore nel calcio professionistico. Finora, 29 giornate col Pisa vissute intensamente, con qualche brivido. Ma anche con una squadra che, nonostante i momenti non semplici da superare, è sempre rimasta almeno un po’ sopra la zona calda della classifica. E che ora, dopo le prime due vittorie di fila della stagione (e della carriera di Aquilani), per i restanti 9 turni di campionato può provare a chiudere la stagione in gloria, cioé ai playoff, l’obiettivo che s’inseguiva a inizio annata per questa stagione, mettendo le basi per la prossima dove, per il progetto biennale pensato con Aquilani, si dovrebbero coltivare maggiori ambizioni. Tipo quella Serie A sfuggita nel 2022 in maniera beffarda in finale playoff col Monza, partita che la piazza nerazzurra ha faticato assai a matabolizzare. Come ha faticato Aquilani all’inizio, quando ereditava una squadra che nella seconda parte della scorsa stagione si era sciolta nel girone di ritorno e andava rimessa sul pezzo. Certo, forse era lecito attendersi qualcosa di più da questo Pisa. Ma è anche vero che fin da subito era chiaro che le potenze del campionato sarebbero state altre. E in un torneo così equilibrato, con tante squadre che grossomodo si equivalgono, ci sta arrivare a marzo e non trovarsi in prima fila. Ma quel che più conta per il Pisa, è che la squadra sta trovando una sua identità. A inizio stagione, Aquilani cercava un calcio propositivo, il Pisa doveva fare la partita o almeno provarci. Ma i risultati migliori sono arrivati quando l’ex centrocampista ha chiesto più attenzione e concretezza, non disdegnando di coprirsi di più, calandosi insomma in maniera più aderente a quello che è il calcio di Serie B, dove la cifra agonistica che si getta in campo è forse il fattore più determinante per portare a casa risultati. Poi, ha avuto il suo peso la recente scelta di puntare su Loria in porta, 4 presenze in stagione, di cui 3 nelle ultime 3 uscite, quando ha preso a tutti gli effetti il posto di Nicolas che da tempo non era più un punto di forza del Pisa. Con il portiere di scuolla Juve invece, sono arrivati i punti (7 in 3 giornate) coi quali adesso si può sperare nei playoff. Il Pisa è nel novero di quelle 6-7 squadre che si contendono il 7° e l’8° posto, visto che in teoria, guardando la classifica, soltanto le ultime due posizioni della grigia playoff sono contendibili. E questo Pisa, può giocarsi le sue carte fino in fondo, non è mai troppo tardi, anche per Aquilani. Servirebbe però, un risultato eclatante, che dia benzina al finale di stagione. Sabato, il Pisa sarà di scena in casa di quel Como a -4 dalla promozione diretta ma reduce dall’onorevole ko di Cremona, risultato determinato anche dall’espulsione nei minuti iniziali di quello che dovrebbe essere l’uomo simbolo del lariani, Strefezza che oggi conoscerà l’entità della squalifica. Insomma, questo Pisa può andare al Sinigaglia per provare a vincerla, ricordandosi che il Como qualche problemino ogni tanto in casa ce l’ha (ci ha vinto l’Ascoli il 27 gennaio, 0-2). E se ciò accadesse, poi di Aquilani e del Pisa si farebbero ben altri discorsi.

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