TORINO - Filippo Inzaghi non può più nascondersi, né giocare più a carte coperte o viaggiare a riflettori spenti: il suo Pisa appare da Serie A. Certo, le grandi favorite restano altre, quella quaterna di squadre che ai blocchi di partenza di agosto sembrava avessero qualcosa di più delle altre: Palermo e Sampdoria in primis, ma pure Sassuolo e Cremonese, società che gradualmente stanno recuperando il terreno perduto ma che in classifica restano più o meno alle spalle dei toscani. Così a Pisa si sogna, perché al momento nessuno sembra essere in grado di mettere sotto i nerazzurri di Superpippo, come appena dimostrato contro l’ostico Brescia, piegato dalle reti di Piccinini (bella per caparbietà) e Tramoni (bella e basta), inframezzate dal temporaneo pareggio di Moncini. Insomma, dopo sei partite giocate, l’ultima creatura di Filippo Inzaghi - uno che in B di norma non fallisce mai - ha numeri invidiabili che nessun’altra squadra può avvicinare. Primo posto con 14 punti, dunque media di 2.33 a partita, con la quale si tornerebbe in carrozza in quella Serie A che a Pisa manca dal 1991. E poi 12 gol segnati (due esatti a partita, miglior attacco della B), zero sconfitte, tre successi consecutivi che la settimana prossima potrebbero diventare cinque se in secondo grado la giustizia sportiva dovesse trasformare l’1-1 del 27 agosto maturato a Cittadella, in 0-3 per il “caso Desogus”: in primo grado il Giudice Sportivo ha assolto i veneti che hanno pagato solo con un paio di multe salate, senza perdere il punticino strappato alla capolista o forse chissà, alla squadra che si metterà in tasca il campionato. Querelle giudiziaria che con ogni probabilità arriverà alla “cassazione” della giustizia sportiva, il Collegio di Garanzia del Coni. Vicenda che se dovesse dare due punti in più al Pisa, potrebbe anche portare una mano decisiva alle sorti di questa stagione dei nerazzurri che appare finora magica, anche se all’”aiutino” della giustizia sportiva se ne potrebbe fare a meno, non ha sbagliato il Giudice Sportivo a non punire il Cittadella, alla fine, il caso Desogus appare ai più come un peccatuccio veniale. Significative anche le parole di Inzaghi dopo la fresca vittoria sul Brescia. Misurate ma speranzose il giusto: il sogno Serie A, va alimentato al meglio anche perché la squadra, seguendo bene il suo tecnico, sta mettendoci qualcosa in più di quanto si prevedeva in estate. Dice infatti Inzaghi: «Bella prova di maturità. Sapevamo che il Brescia ci avrebbe messo in difficoltà ma la vittoria è meritata. La squadra mi ha chiesto di rinunciare al giorno libero per allenarsi in vista della Coppa». Nel secondo turno di Coppa Italia, infatti, il Pisa, mercoledì alle 16 affronterà in casa il Cesena, con l’opportunità, passando il turno, di confrontarsi a dicembre, negli ottavi, con l’Atalanta: arrivare anche soltanto a disputare una sfida simile, darebbe ulteriore lustro alla stagione del Pisa di Alexander Knaster, imprenditore britannico naturalizzato statunitense, facoltoso e danaroso “cittadino del mondo” che nel 2021 ha rilevato il 75% del capitale societario del club (dopo aver a lungo sognato di prendere con Vialli la Samp di Ferrero) e che ora, dopo investimenti e semine non indifferenti, potrebbe essere giunto al momento del raccolto.