Reggina, Inzaghi: "Gagliolo c'è, Santander e Obi non li rischio"

Il tecnico degli amaranto: "Più che agli avversari io penso alla mia di squadra. E non dobbiamo attaccarci alle giocate dei singoli, ma alla manovra corale"
Reggina, Inzaghi: "Gagliolo c'è, Santander e Obi non li rischio"© /Ag. Aldo Liverani Sas

REGGIO CALABRIA - Parma è il passato: Filippo Inzaghi ha occhi solo per il Perugia, che col ritorno nella plancia di comando di Fabrizio Castori potrebbe rivelarsi ben più ostico di quanto non racconti la classifica. “Quella di domani è una partita complicata, per tanti motivi. I numeri non li guardo, piuttosto penso alla qualità della rosa del Perugia, che ha mantenuto l’ossatura dell’anno passato, quando è arrivato a giocarsi la promozione ai play-off. E poi in estate ha preso tre giocatori della Cremonese, che era appena salita in A. Chiaro che il ritorno di un allenatore come Castori, che ha vinto campionati e che merita grande rispetto anche per come affronta le difficoltà, servirà loro per dare una scossa, ma noi dobbiamo guardare solo in casa nostra”. Dove le notizie che arrivano dall’infermeria sono contrastanti: “Gagliolo è recuperato, Santander è ancora indisponibile e spero possa tornare in vista della trasferta di Cagliari. Peccato perché stava guadagnando la migliore condizione, ma ha avuto un risentimento e bisogna andarci cauti. Magari cambierò qualcosa dall’inizio, anche se la squadra sta facendo bene. La sconfitta di Parma è figlia di un gol preso da polli, ma crescendo come squadra vedrete che andando avanti quei gol non li prenderemo più. Obi titolare è un’ipotesi che tenderei a escludere, dato che si allena in gruppo a pieno regi,e da una settimana. In mezzo al campo siamo tanti, non ha senso correre rischi”. Inzaghi non si aspetta un Perugia disposto a giocarsela a viso aperto: “Se gli avversari con noi tendono a giocare chiusi, beh, significa che incutiamo loro timore. Abbiamo accorgimenti e alternative in base a ogni evenienza, ma più che agli avversari io penso alla mia di squadra. E non dobbiamo attaccarci alle giocate dei singoli, ma alla manovra corale. A Parma avremmo dovuto fare meglio, ma resto soddisfatto del nostro avvio di stagione e soprattutto di come i ragazzi interpretano le partite, anche quelle che finiscono male. A Terni e Modena, pur perdendo, avevamo creato tanto, a Parma il 2-0 c’ha tagliato le gambe, ma può capitare a tutti di incappare in una giornata no”.

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