Inzaghi e la Reggina sono più vicini nonostante il ko playoff

Quante richieste per SuperPippo: l’ultima è quella del Karagumruk che si è separato da Pirlo
Inzaghi e la Reggina sono più vicini nonostante il ko playoff© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Paradossalmente, l’uscita della Reggina (a testa alta) dai playoff, rafforza la posizione di Pippo Inzaghi sulla panchina dei calabresi. Gli amaranto, venerdì sera al Druso di Bolzano, hanno fatto un’ottima partita e sono stati puniti da un episodio sfortunato all’89’ (il gol di Casiraghi con la devizione decisiva di Loiacono) che ha premiato oltremisura il Sudtirol. E a fine gara, Inzaghi è parso piuttosto diplomatico sul suo futuro in amaranto, parole che il club ha apprezzato e ben diverse da quelle pronunciate sul finale di campionato in cui Pippo lasciava aperto uno spiraglio per un futuro lontano da Reggio Calabria e che avevano dato la stura ad una ridda di voci: da allora quasi ogni giorno Inzaghi è stato associato a un club diverso. Però, non va dimenticato che Pippo alla Reggina percepisce un ingaggio che pochi club di B possono permettersi: un anno fa ha firmato un triennale da un milione netto e complessivo, più i soldi che vanno al suo staff, non dei più asciutti. Dunque, fra le tante squadre che in teoria lo vorrebbero, solo i turchi del Karagumruk - che si sono appena separati da Andrea Pirlo - potrebbero permettersi di offrire di più, e di molto. Ma anche se in Turchia danno per certo il suo arrivo, chi sta vicino a Inzaghi assicura che il tecnico della Reggina non prende in considerazione l’ipotesi di trasferirsi all’estero: con una famiglia formata da poco e con due figli piccoli, è un’opzione che tende a scartare.

Inzaghi-Reggina, gli scenari

Resta il fatto che fra Inzaghi e il club di Saladini dovrà esserci presto l’incontro risolutivo per vedere se i rispettivi obiettivi collimano, con ogni probabilità avverrà ai primi di giugno. In società, da tempo è iniziato un dibattito sulla conferma di Inzaghi, visto il brusco calo che la squadra ha avuto da gennaio. Al momento, le possibilità che si arrivi alla conferma sono intorno al 65%, forse anche di più. Avrà poi un peso l’approdo di un centravanti decisivo: col flop dell’operazione Santander, la Reggina ha fatto per mezza stagione i miracoli schierando Menez falso nueve ma se si vuole puntare a una stagione ancora più positiva non si può prescidere dall’arrivo di un bomber di livello. Nel frattempo, c’è chi spera che la Reggina possa avere problemi ad isciversi alla B entro il 20 giugno. Perché ciò avvenga, il club di Saladini deve ottenere dal Tribunale cittadino l’omologa del piano di ristrutturazione del debito ereditato dalla gestione Gallo. E la Reggina si aspetta di ottenere il via libera entro il 13 giugno.

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